Cantava Gaber: “Libertà è Partecipazione”.
Potremmo riassumere così, l’iniziativa che Francesca Murtas, cittadina di Cassina De Pecchi, sta organizzando animata da uno spirito civico che fa leva proprio sui concetti di Libertà e Partecipazione.
DI COSA SI TRATTA
Va precisato da subito, che quella portata avanti da Francesca, “Non è una polemica -come lei stessa ribadisce più e più volte a gran voce- e non deve essere strumentalizzata da nessuno per nessun fine politico“. La donna ha semplicemente constatato, che la stazione della metropolitana di Cassina, così come quella di Villa Fiorita ad esempio, e molte altre in questo bacino di utenza, non sono attrezzate per rendere a chiunque fruibile il loro utilizzo.
“Non parlo solo dei cittadini con disabilità, comunque i primi per cui queste barriere architettoniche dovrebbero sparire -ha raccontato la Murtas- ma parlo anche di persone anziane che vogliono restare indipendenti nei loro spostamenti e utilizzano la metrò, oppure delle mamme con le carrozzine e i passeggini, che devono andare a fare delle visite a Milano e usano la metropolitana. Insomma, ci sono molti casi in cui una stazione della metropolitana con tre rampe di scale ripide, senza scala mobile e ancor più senza ascensore, rendono insormontabile una cosa semplice come raggiungere i vagoni del treno, cosa che per chi non ha problemi di salute, non ha disabilità o non ha necessità di spostarsi con carrozzine, difficilmente è di immediata comprensione“.
La libertà di cui parla Francesca, è dunque quella di tutti i cittadini di potersi muovere con i trasporti pubblici, senza limitazioni, senza discriminazioni legate a stati di salute o handicap o impedimenti di varia natura. “E’ un diritto tutelato dalla costituzione -spiega- non una pretesa di comodità accessorie“.
IL PROGETTO E L’EVENTO
Partecipazione invece, è la parola legata a quanto Francesca Murtas ha in mente per la fine del mese. Un incontro, evento-dibattito, aperto alla cittadinanza, in cui esponenti dell’ Azienda Trasporti Milanesi e del Comune di Milano, potranno incontrare gli utenti e illustrare le problematiche legate all’installazione di scale mobili o di ascensori nelle stazioni indicate. Nella mente di Francesca, l’idea è che per quel giorno, la cittadinanza si presenti ai relatori con progetti concerti per eventuali migliorie, con proposte vagliate nei minimi dettagli anche economici, da sottoporre all’ ATM stessa e al Comune di Milano.
“Ho già preso contatto con ATM -ha continuato Francesca- e sono d’accordo nel presenziare ed illustrarci i motivi e le ragioni per cui i provvedimenti sono al momento solo in cantiere. Idem faranno i dipendenti del comune di Milano che interverranno. Da parte mia e dei cittadini coinvolti, è già sicuro che presenteremo proposte concrete, con tanto di preventivi e probabilmente anche con la volontà di qualcuno di partecipare monetariamente per la realizzazione delle idee. Sarà un incontro di confronto, di chiarimento, di reciproco aiuto“.
LA PROPOSTA INNOVATIVA:
La cosa davvero innovativa, esempio di democrazia partecipata al suo massimo livello, è l’idea aggiuntiva che lancia la Murtas:
“Non sarebbe meraviglioso se i cittadini proponessero di autotassarsi per la realizzazione di un ascensore, di una scala mobile o di quanto possa permettere migliore accessibilità ? Mi spiego: ATM deve chiaramente dirci a quanto ammonterebbero i costi di realizzazione, e quali sono i vincoli che rendono tutto così difficile da concretizzare nell’immediato. A quel punto, si potrebbe pensare che ogni cittadino del bacino di utenza, versi 5 euro a testa, e li dia all’azienda per al realizzazione immediata del progetto, e di contro ATM dovrà poi scalare questo prestito dal costo dei servizi, con un buono trasporti o viaggi gratuiti per coprire il debito“.
Dunque i cittadini prestano i soldi all’azienda, l’azienda realizza il servizio ai cittadini, e scalando il costo dei biglietti dal prestito, ripiana la faccenda. Tutti soddisfatti e rimborsati.
Dunque vi faremo sapere a breve la data dell’evento, a cui pare proprio non si possa mancare, per un esempio di partecipazione e di collaborazione tra istituzione e cittadino, in un momento in cui il distacco sembra infinito…
Non perdete un’occasione così, state sintonizzati… Vi faremo sapere.