Nei prossimi mesi il dicastero guidato da Maria Carrozza, Ministro dell’Istruzione, darà il via ad un evento senza precedenti: un sondaggio online per immaginare la propria scuola ideale. Tutti potranno partecipare, e ognuno si potrà esprimere su diversi temi: dalla formazione e l’assunzione dei docenti, agli sbocchi occupazionali degli studenti. Inoltre ci si potrà esprimere sulla durata del ciclo di studi, i programmi e la tanto auspicata rivoluzione digitale.
Lo scopo è quello di capire in quale direzione debba andare la scuola italiana nei prossimi anni.
Siamo andati a chiedere alcuni pareri al direttore del Centro Servizi Formativi ENAIP di Pioltello Claudio Bianchi, alla guida di una delle realtà formative tra le più importanti in Martesana, per capire allo stesso tempo, quanto l’offerta formativa del Centro possa andare incontro alle esigenze di una scuola più moderna.
Uno dei punti sui quali si interroga il Ministro è la durata degli studi, vuole cioè capire se gli anni di studio possano essere ridimensionati. Nella formazione professionale dell’ENAIP ad esempio, è già prevista una certificazione dopo il terzo anno, con la possibilità di ottenere un diploma professionale al quarto anno.
“Nella nostra scuola si crea un percorso a più tappe, –ha raccontato Bianchi– e può diventare interessante anche per altre realtà. Questo diventa importante perché permette agli studenti di verificare in itinere il loro livello di volontà o meno rispetto all’impegno da assumere nello studio, e permette loro di fare delle scelte di tipo lavorativo per il loro futuro”.
È infatti una costante nella formazione professionale, che molti studenti provenienti da scule superiori, già dopo pochi mesi di studio facciano richiesta di trasferimento in scuole diverse: “Accade perché diventa sempre più complicato fare delle scelte all’età di 13-14 anni”, ha continuato Bianchi.
ENAIP ha da poco attuato una collaborazione stretta con altre scuole, per consentire agli studenti di poter ottenere un diploma di maturità legalmente riconosciuto. Ciò nonostante, i punti di forza delle scuole professionali non vengono a mancare. Uno di questi ad esempio, in linea con i programmi definiti dalla Regione Lombardia, è l’ampio spazio dedicato all’orientamento del lavoro e allo sviluppo delle capacità professionali: “L’orientamento al lavoro permette ai giovani di avere maggiore chiarezza in merito alle scelte future -ha continuato Bianchi- Noi abbiamo vita facile in questo senso, perché prevediamo l’orientamento nei nostri percorsi, ma forse potrebbe essere una buona cosa anche per altre scuole superiori. E’ importante che di fronte a ragazzi con idee poco chiare, si pensi prima di tutto a formarli culturalmente, con una formazione generale, e poi con quella specifica dell’orientamento. Questo significa far comprendere loro chi sono e dove si trovano, orientarli nel contesto sociale in cui vivono, e portare avanti una serie di valori comuni a tutti quanti. Valori relativi all’essere buoni cittadini in termini di impego personale nella società ma anche in termini di legalità”.
Una questione sulla quale ci siamo soffermati con Bianchi è il legame col territorio: “Rispetto a questo, dai dati che abbiamo, c’è una grande differenza con la scuola statale. Ci fanno sorridere i servizi televisivi che parlano di stage attraverso le scuole come se fossero novità, perché noi siamo in questa direzione già dal 1981. Sono uno dei nostri punti di forza gli stage, sono obbligatori per i nostri studenti e hanno un grande peso nella valutazione del loro percorso.”
Ma il legame è stretto non solo col mondo delle aziende, ma anche con il territorio stesso. L’ENAIP di Pioltello è probabilmente, in tutta la Martesana, una delle scuole più connesse alle importanti realtà che lavorano con i giovani. Da anni sono attivati progetti con l’ASL Milano 2 per quanto riguarda i disturbi alimentari, con un interessante progetto di peer-education nell’ambito dell’educazione alimentare. Molto stretta è inoltre la collaborazione con il CAG del Comune di Pioltello, con il quale è appena partito il progetto ProPolis, il tutto all’insegna del legame con il territorio e lo sviluppo, non solo professionale, dei giovani studenti.
A breve partirà il sondaggio del ministero, per sapere anche da voi, com’è la scuola che vorreste. Nell’attesa, cercheremo di accompagnarvi nel mondo scolastico, per sapere ad ora, com’è questo mondo che vorremmo cambiare.