CASSINA
QUANDO I GIOVANI DEL C.A.G. NAUTILUS
PARLAVANO DI ABUSI

categories="13381,12868,6030,12964,9217,13794,12762,12863,12742,12741,12743,12862,12744,12746,12745,12747,12748,12865,12866,12799,12749,12763,12750,12864,12751,12867,12752,6546,16899,12965,6542,3,12980,210,17281,17282,17283,17284,12962,6126,13798,12981,287,1,12966,12961,12976,2916,5857,9608,12505,14138,14139,13781,6544,13496,7153,6534,5184,12977,6031,9215,6523,10994,6522,1545,6421,10995,10993,13198,361,13290,12821,12800,6062,8672,16701,16702,16703,6,5856,12959,9216,9218,27,101,14566,13209,6511,12963,12816,427" random="1" limit="1"]

Se c’è una comunità lacerata in questi giorni, è quella di Cassina De’ Pecchi.

L’arresto di Paolo Bovi, ex animatore dell’oratorio e fonico dei Modà, avvenuto a seguito di abusi sessuali compiuti su minori durante il campeggio con l’oratorio del 2011, hanno gettato nello sgomento i cassinesi, le loro famiglie, l’intera comunità.

Proprio quella comunità che nell’edizione 2012-2013 del concorso di cortometraggi “ROMPERE IL SILENZIO – STOP ALLA VIOLENZA DI GENERE“, rivolto ai giovani delle Scuole Superiori e Centri di Aggregazione Giovanile, applaudì al lavoro del CAG Nautilus di Cassina De’ Pecchi classificatosi al 2° posto.
Il filmato, intitolato “family fake“, poneva l’accento su come un adulto che abusa di minori, possa nascondersi tra la gente che conosciamo, addirittura tra le pareti domestiche.
Non era un modo per terrorizzare, ma una modalità originale e allo stesso tempo dirompente voluta dai giovani per gettare la luce su un fenomeno che è spesso coperte da omertà, soprattutto dal mondo adulto.

Furono i giovani di Cassina a trovare il coraggio di parlarne allora, e sono i giovani di Cassina ad essere i più colpiti e shoccati da quanto avvenuto.

La riproposizione di quel video premiato, vuole essere oggi, come allora, un occasione di riflessione.

La redazione di Fuoridalcomune.it intende precisare che nessuno dei ragazzi presenti nel video proposto è coinvolto nelle vicende di cronaca attuali, così come queste ultime non sono da mettere in relazione al cortometraggio realizzato, che rimane uno strumento prezioso per poter riflettere su un tema tanto grave quanto difficile da affrontare.