MELZO
PARTE DALLA LEGA NORD LA CROCIATA PER DIRE NO AL PATTO DI STABILITA’

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“Adesso basta! E’ ora di reagire”.

Questa frase ad effetto, sembra proprio aver colto nel segno dei tanti cittadini melzesi, che nonostante la pioggia e le partite di campionato, si sono dati appuntamento all’assemblea organizzata dal Gruppo Consiliare Lega Nord di Melzo per dire no al PATTO DI STABILITA’ imposto dallo Stato ai Comuni.

Ospiti della serata, il sindaco di Melzo Vittorio Perego e l’Assessore al Bilancio, Finanza e Sicurezza Antonio Fusè, nonché i 2 Consiglieri comunali – organizzatori Martina Emisfero e Mauro Andreoni.

Durante la serata è stato presentato “Rompiamo il patto.org” un’iniziativa di alcuni Sindaci che, andando oltre l’appartenenza politica, hanno deciso di fare fronte comune e chiedere a Roma la cancellazione definitiva del “Patto di Stabilità”. Iniziali motori dell’iniziativa sono stati il sindaco di Varese e Presidente dell’ANCI Lombardia, Attilio Fontana, il sindaco di Chiuduno, Stefano Locatelli, il Sindaco di Merate, Andrea Robbiani e il Sindaco di Misano Gera d’Adda, Daisy Pirovano.

Dopo aver spiegato brevemente cos’è il “Patto di Stabilità”, concetto ridondante in ogni notiziario, ma spesso di difficile comprensione, si è cercato di render partecipi i cittadini sulla situazione reale in cui numerosi Comuni si trovano: avere diponibilità di risorse considerevoli ma impossibilitati ad utilizzarle poiché vincolati al rispetto del Patto. “Con queste risorse -chiosa il Sindaco di Melzo – si potrebbero avviare e terminare moltissime opere di pubblica utilità che potrebbero migliorare significativamente la vita quotidiana delle persone.

Il Sindaco ha inoltre posto l’attenzione sull’utilizzo degli oneri di urbanizzazione – contributo che chi costruisce deve corrispondere al Comune a titolo di partecipazione alle spese che lo stesso Comune affronta per fornire di servizi la città – a copertura delle spesa correnti (spese ordinarie).

Il Primo Cittadino non condivide questa scelta, tali introiti infatti dovrebbero essere utilizzati per la parte di bilancio riservato agli investimenti, in modo da evitare il rischio di concedere “molto facilmente” permessi di costruzione e di indurre le amministrazioni ad abusarne, sacrificando terreni, a vantaggio di costruzioni. Salvo poi, ritrovarsi interi lotti di palazzine vuote e disabitate perché troppo costose.

Come dire… “Oltre al danno, la beffa!”.

Altra realtà messa in luce dai 2 Consiglieri leghisti e condivisa con i partecipanti: i cittadini di Melzo versano ogni anno allo Stato circa 75,04 milioni di Euro in Irpef e SOLO 1.860.131,00 Euro tornano sul territorio, una situazione, che a detta di chi amministra le nostre città non è più concepibile.

Ed ancora, il Comune di Melzo ha in cassa 2.420.891,00 Euro immobilizzati, in quanto impossibilitato a spendere a causa del vincolo imposto dallo Stato con il Patto. Queste risorse potrebbero essere investite per dar corso ad opere quali: servizi assistenziali, manutenzione di strutture e infrastrutture di pubblica utilità, realizzazione nuove opere ed erogazione nuovi servizi.

L’assessore Antonio Fusè ha aggiunto qualche dato interessante, utile a capire meglio la situazione in cui ci troviamo illustrando il quadro complessivo della ripartizione in Italia dei Comuni che hanno optato nell’ultimo biennio 2010-2012 per il –non rispetto- del Patto.

Nello specifico: sono 82 i Comuni del territorio nazionale che hanno sforato il vincolo, con una concentrazione al Nord di 30 comuni, 2 al Centro e i restanti 50 al Sud, e nella nostra Regione, su un totale di 458 Comuni, 18 appartengono alla categoria degli “spreconi”.

Le amministrazioni dei Comuni rispettosi del Patto chiedono quindi una “giustizia territoriale” ed un applicazione omogenea delle sanzioni.

E’ proprio il caso di dirlo: BASTA CON GLI SPRECHI, REAGIAMO!

 

Veronica Cambria