Dopo Cernusco sul Naviglio, un altro comune della martesana sbarca sui social network
Seguendo le Linee guida della Direttiva n. 8 del 26 novembre 2009 del Ministero della Pubblica amministrazione e innovazione, anche Comune di Vimodrone diventa social, o meglio “VimoSocial“.
Per farlo l’Amministrazione comunale, ha deciso di intraprendere la via dei più importanti social network, ed ha aperto la pagina ufficiale Facebook, un account twitter, Flickr e un canale You Tube.
Insomma da quelle parti non si sono proprio fatti mancare nulla, “certi – dicono in Comune – che il Web è diventato soprattutto un luogo nel quale si svolgono conversazioni, si dialoga, si creano nuove opportunità di relazione tra le persone. Sempre più spesso i cittadini cercano sul Web la soluzione ai propri problemi, si informano attraverso le proprie reti di relazioni, cercano il dialogo diretto con il proprio interlocutore, sia esso un’azienda o un ente pubblico, all’interno di spazi pensati per una comunicazione a due vie”.
Facebook è diventato di gran lunga il network di riferimento e non solo per i giovani. I dati e le statistiche dimostrano coma sia in costante aumento l’iscrizione al social network della fascia di popolazione sopra i 35 anni, ed essere presente consente all’Amministrazione di raggiungere i cittadini con maggiore semplicità di quanto non potrebbe fare usando canali tradizionali.
“Stiamo mettendo a posto un altro piccolo tassello del complesso sistema di comunicazione rivolto ai cittadini” – ha commentato soddisfatto il sindaco Antonio Brescianini. “Oggi, la rete ci permette di raggiungere e dialogare con migliaia di persone. Il tema della trasparenza amministrativa, della partecipazione dei cittadini all’amministrazione della città e la comunicazione, intesa come costruzione di relazioni, sono punti fondamentali del nostro progetto per il futuro di Vimodrone”.
Dalla redazione di Fuoridalcomune.it, un caloroso benvenuto e i nostri più vivi complimenti, sperando che avvenga presto una contaminazione tra i paesi della martesana, nell’interesse dell’accessibilità della diffusione e della gratuità delle informazioni.