Sembrava di essere in una scena di un film d’azione quando l’autoambulanza di Busnago, all’altezza di Pessano, ha saltato un fosso a tutto gas, per fuggire agli inseguitori che compiendo la stessa manovra sono rimasti incastrati nel fossato.
Sono stati attimi di follia e di vera paura quelli che sono corsi sull’autostrada A4 l’ultimo giorno del 2012 e che hanno avuto il loro epilogo proprio in martesana.
Una lite tra conviventi che si è trasformata in una faida tra famiglie Rom e che è iniziata nella bergamasca quando una ragazza di soli 21 anni, per fuggire dalle aggressioni del compagno, ha chiamato i carabinieri per farsi scortare insieme a una bambina di tre mesi, fino al casello dell’autostrada, dove l’attendevano il padre ed il fratello, inconsapevoli di essere seguiti da una golf bianca guidata dai parenti del compagno.
Ne è nato un inseguimento a dir poco rocambolesco sull’autostrada con diversi tamponamenti e che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia, quando un’auto è finita fuori strada, provocando due feriti o quando scesi dalle rispettive macchine si è scatenata la furia delle famiglie che non ha certo risparmiato poliziotti e soccorritori.
Nella confusione le forze dell’ordine sono riuscite a nascondere mamma e figlia, ma la rabbia dei parenti del compagno si è diretta verso l’autoambulanza di Busnago, dove pensavano fossero nascosti.
Un altro inseguimento e il panico negli occhi dei soccorritori quando ad Agrate sono stati raggiunti e minacciati con la pistola e a colpi di spranga; mossi dal terrore e dalla disperazione i 4 membri dell’equipaggio sono riusciti ad arrivare alla caserma di Vimercate.
Una storia che avrebbe potuto trasformarsi più volte in un’ orribile scenario e che per fortuna, forse è il caso di dirlo, ha provocato cinque giorni di prognosi per l’autista e l’infermiere dell’autoambulanza e tanta, tanta paura.