Pochi giorni fa è stato inaugurato “RAM”, Riserve Affettive di Memoria, un archivio pubblico che raccoglierà foto, documenti, scritti, disegni, tutto ciò che rappresenta il legame tra il territorio carugatese e i suoi cittadini, i quali sono i veri fruitori e costruttori di esso.
Nessun taglio di nastro e nessun rinfresco, contrariamente a quanto avviene di solito ad ogni inaugurazione proprio perché RAM è un contenitore online, realizzato in occasione della biennale d’arte pubblica di Carugate, visibile sul sito di Humus Art (clicca qui per vedere l’archivio).
“Attualmente sono presenti una ventina di foto e un commovente racconto – spiegano gli organizzatori – ma crediamo che la popolazione ci aiuterà a farlo crescere, creando un luogo di memoria permanente per la nostra città, accessibile a tutti e in qualsiasi momento, raggiungendo così lo scopo dell’iniziativa”.
Nato nel 2010 per volontà dell’amministrazione comunale con lo scopo di promuovere pratiche e processi di arte relazionale e partecipata volti all’attivazione sociale della comunità, Humus Art è un progetto in continua costruzione in grado di guardare al passato, al presente, proiettandosi nel futuro.
Se da un lato RAM si colloca online, nelle memorie dei suoi fruitori, il progetto “I luoghi dell’anima”, vive invece nello spazio urbano reale: ogni cittadino è infatti invitato a segnalare il proprio luogo dell’anima, dove verrà riposta una targa.
Ecco dunque crearsi un circuito ideale di luoghi del cuore, che intreccia fasce d’età diverse, storie personali variegate e luoghi che hanno fatto e continuano a fare la storia di Carugate, da una semplice panchina a spazi come l’ATRION o l’oratorio fino alle cascine e addirittura ai paesaggi di un tempo, destinati a rimanere, in assenza di progetti come questo, solo negli sguardi dei più anziani.
Ermes Lorenzi