VIMODRONE – A un passo dalla scadenza del mandato, il sindaco potrebbe “andare a casa”. Veneroni: “Un iniziativa folle”.

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Era solo una questione di tempo.

Lo si era capito durante l’ultimo consiglio comunale, quando il Sindaco Dario Veneroni aveva preso atto di dover governare gli ultimi mesi del suo mandato senza più una maggioranza politica.

Lo spostamento dei consiglieri Lombardi e Di Lisi nelle schiere di “Vimodrone Democratica”, era destinato a sfociare in qualcosa di più. Ed ecco fatto.

A tre mesi dalle elezioni amministrative arriva la mozione di sfiducia al Sindaco.

Uno scenario quello che si prefigura, di un comune guidato da un Commissario Prefettizio, per soli novanta giorni.

“Creare instabilità amministrativa a pochi mesi dalla elezioni è un’iniziativa folle. Interessi particolari e rivalse personali sono le vere motivazioni”. Così ha commentato il sindaco di Vimodrone Dario Veneroni che ha poi aggiunto, “il ruolo di sindaco mi impone un forte senso di responsabilità, lo stesso che credo debba prevalere, da parte di quelle forze politiche e singoli consiglieri che hanno a cuore il presente e il futuro di questa città.

Se la mozione di sfiducia fosse approvata – conclude il sindaco -aprirebbe la strada ad una gestione provvisoria che bloccherebbe di fatto l’attività dell’ente. Commissario che, di norma, viene nominato a seguito di inadempienze nella gestione amministrativa o dissesto finanziario. Considerato che queste condizioni non sussistono, a chi giova tutto ciò?”

Le sorti del Sindaco e della giunta che ha governato per 4 anni e dieci mesi, sono appese al filo che porterà il prossimo consiglio comunale di fine gennaio ad esprimersi su una vicenda di carattere squisitamente politico-elettorale.