PIOLTELLO – Follia omicida. L’assassinio della Reguzzelli ha ora un volto e un nome: Vittoria Orlandi

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Un omicidio che dalla martesana sta tenendo col fiato sospeso l’intera Italia.

E’ chiaro il movente, il luogo così come l’assassino.

Si tratta di Vittoria Orlandi 28 anni, residente a Vimodrone, medico specializzanda in neurochirurgia al San Raffaele che il 1 novembre ha ucciso con un coltello da cucina  alla gola  di 20 cm la moglie del suo amante, Patrizia Reguzzelli di 58 anni.

Una follia omicida dovuta a una relazione extraconiugale che la giovane intratteneva con il marito della vittima anch’egli medico. I due si erano conosciuti proprio durante un tirocinio alcuni anni fa.

Ieri l’interrogatorio davanti al pm Maria Vulpio ha fatto luce sui particolari della vicenda.

Vittoria Orlandi non avrebbe accettato che Marzio Brigatti 61, voleva tornare dalla moglie, così la giovane amante aveva deciso di incontrare Patrizia Reguzzelli.

L’intento era quello di raccontarle i particolari più intimi della relazione con il marito. Dopo un acceso diverbio l’Orladi ha estratto un coltello da cucina che teneva nel cruscotto e con 2 fendenti prima al volto e poi alla gola ha messo fine alla vita della 58enne madre di una figlia dell’età dell’assassina.

“Ho fatto qualcosa di grave” avrebbe scritto in sms a Brigatti subito dopo l’omicidio che si è consumato a Milano, il quale le avrebbe consigliato di recarsi dai carabinieri.

Ma la giovane non ce l’ha fatta e ha deciso così di trasportare il cadavere nei pressi del lago Malaspina dove la Reguzzelli sarebbe stata poi abbandonata all’altezza del parcheggio della ditta 3M.

Sono questi i particolari di una storia che ha dell’incredibile e ogni giorno aggiunge dei particolari sempre più inquietanti.

Dopo l’interrogatorio di ieri Vittoria Orlandi in evidente stato confusionale avrebbe chiesto se poteva tornare a casa, ma la donna ora è in carcere a San Vittore.