del videopoker. E di banda si può tranquillamente parlare se si pensa che i carabinieri di Cassano d’Adda hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di dodici uomini di nazionalità albanese, responsabili di aver commesso furti in negozi ed esercizi commerciali nel milanese, ma anche in Provincia di Monza e Brianza, di Lecco e di Lodi.
All’indagine è stato dato il nome di “Operazione Ariete” perché per mettere a segno i furti la banda utilizzava la tecnica delle spaccate: entravano praticamente nelle vetrine con le auto per poi rubare videopoker e macchinette cambiamonete. Poi, giunti in campagna, recuperavano il denaro e abbandonavano i mezzi utilizzati e le macchinette.
Diciotto i negozi colpiti dalla banda, che ha sottratto 42 tra videopocker e cambiamonete, intascandosi ben 100mila euro in monetine. A ciò si aggiungano 19 auto rubate per mettere a segno i colpi.
Gli esercizi commerciali colpiti si trovano soprattutto nell’est Milanese e in provincia di Monza e Brianza: la banda, infatti, sarebbe responsabile di spaccate avvenute a Gorgonzola, Cernusco sul Naviglio, Cassina de Pecchi, Cambiago, Pessano con Bornago, Caponago, Cassano d’Adda e Truccazzano. E ancora, a Verano Brianza, Lissone, Busnago, Paderno Dugnano, Concorezzo, Bernareggio, Merate (Lecco) e Merlino (Lodi).
Durante le indagini i militari hanno scoperto anche un laboratorio adibito alla clonazione di carte di credito. Altri due uomini sono quindi finiti in manette: i due avrebbero utilizzato dei sistemi di microcamere per filmare i codici pin digitati dai clienti delle banche e lettori in grado di captare i dati contenuti nella banda magnetica delle carte. In questo modo sarebbero riusciti a clonare carte, con cui avrebbero acquistato illecitamente merce per un valore di 8mila euro.
E.D.