La Ma-Vib fa un passo indietro sui licenziamenti. L’azienda di Inzago che nelle scorse settimane ha fatto tanto parlare di se per l’eventualità che la scelta di licenziare ricadesse solo sul gentil sesso (leggi qui), ha fatto marcia indietro: da settembre avvierà le trattative con la Provincia per risolvere la crisi.
La comunicazione è stata fatta da Palazzo Isimbardi dopo l’ultimo dei numerosi tavoli organizzati per cercare di risolvere la questione. Dopo una serie di incontri organizzati con le singole parti coinvolte, l’ultimo ha visto seduti allo stesso tavolo le dipendenti, i dirigenti e i vertici della Provincia.
La fabbrica aveva minacciato, entro settembre, di procedere al licenziamento di una decina di dipendenti (tutte donne), per evitare la chiusura. A sollevare il polverone era stata una frase pronunciata da un dirigente: “Le donne possono stare a casa coi figli. Il loro, tanto, è il secondo stipendio…“. Frase che in realtà era stata smentita dallo stesso dirigente, che aveva spiegato di essere stato mal interpretato.
I tavoli organizzati dalla Provincia hanno così permesso di avviare un percorso che porti a una soluzione. Tra le ipotesi che si prenderanno in considerazione a settembre c’è anche il contratto di solidarietà richiesto da Fabio Mangiafico della Fiom, che prevedono la diminuzione dell’orario di lavoro al fine di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi evitare la riduzione del personale.