Ci sono voluti anni, ma alla fine i cittadini di Redecesio (Segrate) hanno avuto ragione. Il Giudice della prima sezione del Tribunale civile ha condannato Enac, Ministero dei Trasporti e Sea, società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, a risarcire i cittadini per gli elevati livelli di rumore che hanno dovuto sopportare a causa degli aerei di Linate.
Ai cittadini, riuniti nel Comitato Redecesio Vivibile, spettano la bellezza di 750mila euro.
Il Giudice ha accertato la lesione dell’integrità psicofisica e riconosciuto i danni a 27 cittadini che, difesi dall’avvocatoVeronica Dini, hanno documentato con cartelle cliniche lo stress subito e le crisi d’ansia. A due famiglie, inoltre, verranno rimborsate anche le spese materiali per sottrarre ai rumori la propria casa, come vetri isolanti, climatizzatori e serramenti nuovi.
Il giudice ha stabilito, per ogni cittadino, la somma che dovrà essere liquidata, in base all’età e ai danni alla salute, a cui si aggiungono gli interessi maturati dal 1 gennaio 2005 alla data di deposito della sentenza e da questa data sino alla data di liquidazione del danno.
La vicenda iniziò nel 2007, quando i residenti chiesero un intervento al giudice che ordinò a Ministero dei Trasporti e Enac di adottare misure tecniche per ridurre il rumore entro un valore massimo di 65 decibel, entro nove mesi.
La sperimentazione messa in atto, però, portò problemi ad altri Comuni (come a Cernusco) così un anno dopo venne interrotta. Nonostante il giudice abbia disposto l’intervento in causa della Sea, individuato come l’ente competente ad attuare il piano di contenimento del rumore, la situazione non è mai migliorata.
Ora, oltre ai risarcimenti, Sea e Ministero dovranno intervenire attraverso i piani di risanamento acustico.
E.D.