Più di sessanta persone hanno aderito all’appello lanciato dal Comitato di Segrate per costituirsi parte civile al processo per i T-red sulla Cassanese, che inizierà il 23 maggio. Ieri pomeriggio il Comitato e l’avvocato Francesca Fuso hanno incontrato i cittadini coinvolti nella vicenda, che sono stati cioè multati dalle macchinette installate sui semafori lungo la Strada Cassanese, il cui giallo dai tempi troppo brevi impediva agli automobilisti di attraversare l’incrocio prima dello scattare del rosso.
In via Morandi, a Segrate, si sono presentate più di 60 persone, non solo di Segrate, ma anche dai Comuni di Paullo e Spino d’Adda, dove sono state installate le stesse macchinette, dalle stesse ditte che lo hanno fatto in territorio segratese.
L’obiettivo dell’incontro era quello di dare ufficialmente mandato all’avvocato Fuso per rappresentarli nel processo che vede imputati, a vario titolo, l’attuale sindaco di Segrate Adriano Alessandrini, il comandante e l’ex vicecomandante della Polizia locale di Segrate e alcuni dirigenti delle aziende che hanno fornito e installato le macchinette incriminate.
Il 23 maggio, data della prima udienza davanti al Gup (Giudice per le udienze preliminari), si darà finalmente il via al processo penale che si occuperà di accertare eventuali colpe. Migliaia sono infatti i ricorsi presentati alla Procura o al Giudice di pace, solo il 30% dei quali sono rimasti accoglibili (gli altri sono caduti in prescrizione).
Intanto continuano gli incontri per la raccolta delle adesioni di chi vorrà costituirsi parte civile. I prossimi appuntamenti utili sono fissati per sabato 7 maggio (ore 15.30) e giovedì 12 maggio (alle 18.30) in via Morandi 34. Per aderire è necessario presentarsi muniti di documenti di identità (originali e fotocopiati), quindi carta d’Identità e codice fiscale, insieme a documenti, verbali ed eventuali scambi di comunicazioni avvenuti con la Polizia locale.
E.D.