Si è svolto giovedì sera 28 aprile, nella sala consiliare del Comune di Cassina dè Pecchi l’incontro organizzato dall’associazione Fuori la Voce per far chiarezza sulla riforma Gelmini, approvata il primo settembre 2001.
La serata ha visto la presenza di autorevoli relatori come Alessandra Bramati, membro del Senato Accademico dell’Università Statale di Milano, Guido di Fraia, professore associato dell’Università privata Iulm, Alessandro Caselli, ricercatore di chimica e Marco Lezzi, membro del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU).
Il professor Di Fraia ha illustrato il lungo iter che bisognava seguire fino a prima che venisse approvata la Riforma per iniziare la carriera accademica.
Non è stata particolarmente brillante la situazione presentata Alessandra Bramati in merito all’università italiana rispetto a quella degli altri atenei stranieri che vede l’Italia uno dei Paesi europei con meno facoltà.
Significativo è stato poi l’intervento del ricercatore Caselli, che ha sottolineato come la riforma abbia previsto tagli per 1.5 Miliardi di Euro su 7 previsti per il fondo universitario e per la ricerca.
Caselli si è poi soffermato sul paragone tra le parole del Ministro dell’Istruzione Gelmini e quelle del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama: al contrario del Ministro italiano Gelmini che vuole portare avanti una riforma praticamente a costo zero, Obama sottolinea che “non mancano i soldi ma un senso nazionale di bisogno” e che “ ci possiamo permettere quello che serve venga fatto”.
E’ stata poi la volta di Lezzi, un giovane studente del Politecnico di Milano, del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari che ha condotto una riflessione per certi versi provocatoria sulla Riforma e sugli aspetti prettamente economici che ne conseguiranno con la sua applicazione, sottolineando però come certi punti non possano ad oggi avere una piena attuazione in quanto mancano i fondi
“E’ stato pianificato un fondo per il merito, mirato a premiare gli studenti più prestanti – ha detto Lezzi – ma effettivamente mancano i soldi da destinare a questo progetto”.
Non sono mancate neanche le polemiche durante l’inaspettato intervento dell’Onorevole Rivolta della Lega Nord, accompagnato dal collega e sindaco di Cassina D’Amico.
“Un grande ostacolo all’attuazione della Riforma è la grave crisi economica, che sta colpendo tutti i settori in tutta Italia – ha sottolineato l’onorevole Rivolta – e per la quale è stato attuato un taglio degli sprechi finora fatti dalla Nazione, che ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità e che ne sta pagando le conseguenze. Pensate che abbiamo dovuto ridurci lo stipendio e non possiamo neanche portare fuori a cena i nostri colleghi che vengono dall’estero”.
E’ stato in seguito a questa affermazione che si sono sollevate le contestazioni di un gruppo di partecipanti.
“E’ stato un intervento poco attinente e incentrato sulla situazione politica ed economica dei parlamentari stessi – hanno commentato alcuni partecipanti – con un paragone imbarazzante tra i tagli di 1000 euro al mese del suo stipendio (e deve persino pagare la cena ai colleghi degli Emirati Arabi) e lo stipendio di 1800 euro annui di un ricercatore. Peccato, continuano i giovani che l’onorevole abbia perso l’occasione di dare un contributo significativo al dibattito riguardante un tema di attualità per i giovani”.
La serata si è conclusa con un confronto a tratti molto acceso tra gli ospiti stessi e il pubblico presente, caratterizzato soprattutto da studenti universitari che volevano cercare di capire di più riguardo a quello che sta succedendo al loro futuro e come e se è possibile cambiare le loro sorti.
Marta Calcagno