Si è svolto sabato 7 maggio, nel campo di via Verdi a Carugate, il primo The green street game, torneo di basket 3 contro 3 in cui si sono sfidate 16 formazioni di giovani appassionati.
Protrattosi ininterrottamente dalle 14 alle 20, l’evento ha visto impegnati, direttamente sul campo e non, oltre 70 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 28 anni, sia residenti in paese che provenienti da Comuni limitrofi.
La creazione e la riuscita di questa giornata all’insegna dello spirito di squadra è dovuta all’intraprendenza di coloro che hanno fatto proprio del campetto il loro punto di ritrovo quotidiano (l’organizzazione, dalla promozione dell’evento al mini-bar, è tutta frutto del loro lavoro), spinti dal desiderio di “voler dimostrare di saper fare qualcosa da noi” dice Stefano, 19 anni, e “sentendo la mancanza di un evento per questo sport” aggiungono Luca e Mauro, 19nni anche loro.
Inoltre il predomino quasi tutto al maschile non ha impedito che l’invito a competere venisse raccolto anche da sei ragazze al di sotto dei 20 anni, per le quali “il basket è uno stile vita”, e trovando, a detta di Claudia, l’iniziativa “importante anche a livello sociale per fare sport e aggregare giovani”.
L’idea si è potuta concretizzare grazie all’importante contributo del progetto di Educativa di strada “Strada a doppio senso”, che da 8 anni circa lavora in città per promuovere il protagonismo attivo dei giovani a partire dai loro luoghi di ritrovo, e che in questa occasione ha mediato con le istituzioni, inoltrando una richiesta formale firmata dai ragazzi per la riqualifica del parchetto.
Con quest’ultima si è ottenuto, oltre alla messa in rilievo delle linee del campo e la copertura si alcune buche, di eliminare i tags dalle panchine e di installare una fontanella, dimostrando così la consapevolezza dei ragazzi di volersi occupare degli spazi comunali di cui fanno uso.
Ma lo sfondo sociale va anche oltre: il ricavato delle iscrizioni (5 euro a partecipante) e i proventi del baretto verranno interamente devoluti in beneficenza, a un destinatario che è ancora da definire tra gli abitanti di Barisciano (Comune alle porte dell’Aquila, colpito dal terremoto e che Carugate ha sostenuto nella ricostruzione) o ad un’altra associazione di volontariato presente sul territorio.
Infine, il successo riscosso sottolineato dalla grande partecipazione, pare abbia contagiato anche i partecipanti “forestieri”, tanto da indurne alcuni a proporre l’iniziativa nel loro Comune, e spinto gli organizzatori a “sognare” già per l’anno prossimo una ventiquattrore anche per il pallone a spicchi.
Matteo Zavaglio