Si sono presi un bello spavento questa notte i residenti in via Brianza a Premenugo di Settala, quando hanno iniziato a sentire bruciore agli occhi, gola irritata e fatica a respirare. Tra le 22 e le 3, sono state tantissime le chiamate al 118, che hanno fatto pensare a un’intossicazione, qualcuno ha addirittura parlato di una nube tossica.
Alcuni dei cittadini residenti in zona hanno accusato veri e propri malori e una ventina di persone sono state portate in ospedale per accertamenti.
La nube tossica, in realtà, non c’è stata, solo tanta paura.
La macchina dei soccorsi a livello comunale, provinciale e regionale si è immediatamente messa in moto, portando a Settala numerosi mezzi dei Vigili del fuoco, l’Unità chimico battereologica dei Vigili del fuoco di Milano, l’Arpa, i Carabinieri, varie Croci di assistenza pubblica, l’Asl, i volontari della Protezione civile e la Polizia Locale.
Non conoscendo le ragioni della situazione, anche per la presenza di numerose aziende chimiche in zona, è stato messo in atto il piano di emergenza territoriale.
“Ci siamo comportati come prevede il codice in questi casi, anche perché era impossibile identificare li per lì la sostanza che causava i problemi – ha spiegato l’assessore alla Comunicazione Marco Belloni – Eravamo già pronti a intervenire, mettendo a disposizione le sedi comunali, se i vigili del fuoco ci avessero chiesto di far allontanare i cittadini dalla zona, ma non ce ne è stato bisogno“.
A dare problemi, come si è scoperto poi in mattinata, sono stati vapori e miasmi, non tossici ma solo irritanti, rilasciati da un diserbante sparso in modo scorretto da un agricoltore in un campo della zona. Si stanno raccogliendo dati e informazioni per capire se e contro chi procedere legalmente.
Le persone che hanno riportato disturbi sono state controllate nell’ospedale di Melzo e rimandate a casa questa mattina, senza conseguenze per la salute.
E.D.