Dal giorno della nostra presentazione pubblica abbiamo ricevuto diverse sollecitazioni a riprendere e a presentare le nostre proposte per migliorare Carugate.
Per questo motivo nelle ultime settimane come lista cittadina Pro Carugate abbiamo portato avanti una massiccia campagna di informazione e comunicazione riguardante le nostre 4 proposte caratterizzanti, quelle che più ci identificano e ci differenziano dalle altre liste, nonché quelle più concrete e di cui Carugate ha sicuramente bisogno: l’innovazione, che passa attraverso un gemellaggio con un paese straniero e la creazione di zone free wifi; i servizi socio-sanitari integrati, che potrebbero coprire i costi di alcune visite specialistiche per le fasce di popolazione più deboli; il miglioramento del trasporto pubblico, da effettuarsi tramite il potenziamento dei servizi già esistenti e l’introduzione di una navetta di tipo ecologico che colleghi Carugate alle più vicine stazioni di metropolitana, in modo diretto e senza fermate intermedie.
In attesa quindi di rendere pubblico, a campagna elettorale ufficialmente aperta, il nostro programma, approfittiamo anche di questo spazio per rispondere ad un paio di osservazioni che ci sono state mosse nei giorni scorsi e riguardanti nello specifico due di queste nostre proposte, forse quelle che sono state meno comprese: le zone wifi e il potenziamento del trasporto pubblico. Osservazioni che non sono arrivate solo dai cittadini carugatesi o dai nostri simpatizzanti, ma anche da chi probabilmente nutre qualche timore nei nostri confronti, cosa assolutamente impensabile per chi si vanta di aver lavorato 5 anni “al servizio del cittadino” e dunque non dovrebbe avere alcun dubbio sul proprio consenso elettorale.
Riguardo il wireless, saremmo anche dei “praticanti politici”, come signorilmente ci hanno definiti, però almeno tra di noi andiamo d’accordo. Progetto Carugate, la lista civica che sostiene l’attuale maggioranza, a quanto sembra non riesce nemmeno a stabilire tra i suoi componenti quale sia la linea ufficiale da tenere. Indicano infatti il nostro progetto di creare delle zone free Wifi come “irrealizzabile” (senza per altro conoscerlo, così come tutta la materia) e aggiungono che è già stato “avanzato da anni un progetto di allacciamento alla banda larga con tanto di hot spot per l’allacciamento al wi-fi, solamente che il progetto è stato bloccato in Provincia a causa della mancanza di fondi o, altrettanto probabile, a causa di scelte politiche superiori”. Fermo restando che di polemizzare con la Provincia (che ora è di centrodestra, ma che fino a 2 anni fa era dello stesso partito del Sindaco Gravina) non abbiamo interesse, quanto riportato contraddice palesemente un’affermazione fatta dall’assessore allo sport Michele Bocale il quale meno di due mesi fa (era il 24 febbraio) scriveva su Facebook che Progetto Carugate metterà la realizzazione di aree wifi nel suo programma elettorale e che, udite udite!, “abbiamo già sottoscritto con la provincia di Milano una convenzione che porterà la fibra ottica su tutto il territorio di Carugate” (è tutto documentato). A prescindere dal fatto che fibra ottica e wifi non sono esattamente la stessa cosa, ci chiediamo: ma il progetto non era stato bloccato?
Crediamo che ai carugatesi interessi poco sapere quale delle due sia la verità. Ciò che ci preme mostrare è l’assoluta infondatezza della critica, la mancanza di coordinamento e probabilmente anche di un progetto concreto a riguardo da parte di Progetto Carugate.
Da parte nostra, non possiamo che ribadire che le zone wifi, così come le abbiamo pensate, rientrano in un progetto già esistente per il quale non serve scomodare la Provincia. Si tratta di installare delle antenne ad ampio raggio su edifici comunali o, con la loro collaborazione, su quelli privati o sugli esercizi commerciali, e da lì coordinare l’accesso alla rete tramite un unico portale atto a promuovere le attività carugatesi in generale e di tutti quelli che vorranno aderire a questo progetto. Una cosa che non esiste solo a Cernusco sul Naviglio (dove è stata appena inaugurata) o nel quartiere “Ortica” a Milano (al quale ci siamo ispirati) ma anche a Carugate: ad esempio, la rete che funziona (a singhiozzo, ma è un altro discorso…) in Atrion non sarebbe estendibile anche all’esterno? Nessuna legge lo vieta, tantomeno adesso che grazie alla cancellazione di alcuni decreti creati per l’emergenza terrorismo, l’identificazione e l’accesso degli utenti delle reti pubbliche è in via di definizione ma con promessa di facilitazione.
Tra l’altro la nostra proposta non vuole essere demagogica né atta soltanto ad attirare l’attenzione delle fasce più giovani del paese. Al di là di chi poi le andrà ad utilizzare, riteniamo che lo sviluppo delle reti wireless sia culturalmente molto importante e che sia possibile ridurre il digital divide anche – e soprattutto – partendo dai piccoli centri, senza dover per forza aspettare che siano le grandi città a fare il primo passo.
Passiamo adesso all’altro argomento e cioè la nostra proposta di introdurre, in modo complementare al servizio di trasporto pubblico già esistente, un bus navetta ecologico che colleghi direttamente Carugate con le più vicine stazioni di metropolitana.
Premessa: siccome Progetto Carugate dice di studiare già da tempo una soluzione simile alla nostra, vogliamo fare qui i nostri complimenti alla loro straordinaria capacità di concretizzare le parole che spendono in campagna elettorale. Ammesso infatti che prima o poi la metropolitana arrivi , forse l’esigenza dei cittadini è piuttosto urgente e quindi i progetti è meglio portarli a termine, senza trovare ogni volta una scusa e scaricare sugli altri enti (nella fattispecie la Provincia, ma potrebbe davvero essere chiunque) la colpa di ritardare i lavori o, peggio ancora, di ostacolarli.
Fatta la premessa, teniamo a rivendicare l’assoluta attuabilità della nostra proposta: far sì che nell’immediato futuro non ci siano meno corse tra Carugate, Cologno Nord e Villa Fiorita ci sembra il minimo sindacabile di una proposta degna; noi, inoltre, diciamo chiaramente di voler collaborare con tutti gli enti preposti al trasporto pubblico locale affinché il servizio esistente sia addirittura potenziato. In aggiunta (e non, come qualcuno dice, in sostituzione) vorremmo istituire una navetta ecologica che colleghi direttamente uno o al massimo due punti di Carugate con una delle stazioni di Metropolitana più vicine a noi: una specie di prolungamento, su ruota, della linea metropolitana in attesa che arrivi la stazione anche a Carugate. Un progetto funzionale e attuabile, per il quale abbiamo già effettuato incontri con esperti, docenti e tecnici di comuni della zona che già da tempo si stanno impegnando per realizzare collegamenti simili a quello che noi proponiamo.
Qual è invece la soluzione proposta da Progetto Carugate? Un servizio comunale di prestito di biciclette (il cosiddetto “bike-sharing”) da utilizzare per raggiungere l’Ikea, e da lì prendere la navetta del mobilificio che conduce a Cologno Nord. Al di là della pochezza dell’idea, per la quale ogni ulteriore commento tecnico è superfluo, che amministrazione è quella che scarica un’esigenza dei suoi cittadini su un servizio – esclusivamente privato – nato per altri scopi? In altre parole dicono: noi vi diamo la bicicletta, voi scroccate l’autobus. Assurdo. Tra l’altro, la bicicletta ce l’hanno tutti; se nessuno pratica questo percorso con il proprio mezzo, cosa fa pensare che i cittadini inizieranno a farlo con le “biciclette del sindaco”, tanto più che il precedente progetto di bike-sharing non ha mai preso piede veramente tra i cittadini?
Siamo stati inoltre accusati di avere delle linee programmatiche fatte solo di slogan che servono a vendere sogni. Bene, siccome stiamo parlando di metropolitana, chi diceva che sarebbe finalmente arrivata, pensando di spendersela in campagna elettorale? O chi ha promesso un palazzetto dello sport, salvo poi non essere capace di realizzarlo e ripiegare su un campo fotovoltaico da piazzare sopra un’area di parco naturale (altra idea assurda, per dei sedicenti ambientalisti)? O chi ha promesso di mantenere invariata la convenzione con la Scuola Materna Paritaria S. Marcellina salvo poi rimangiarsi puntualmente la parola dopo aver preso i voti e ignorare, con scuse ridicole, quasi 1300 cittadini che hanno raccolto delle firme per far sentire la loro voce? La risposta la sapete già. L’unica cosa che l’attuale amministrazione si attribuisce con orgoglio è la caserma dei Carabinieri, come se fosse soltanto merito suo. Dimenticano però di ricordare di quando alcuni membri di Progetto Carugate dicevano di non voler militarizzare il territorio.
Ne approfittiamo, infine, per citare un fatto che riteniamo la dimostrazione della spregiudicatezza di Progetto Carugate. L’ultimo numero di “Vivere a Carugate”, il bollettino dell’amministrazione comunale pagato con i soldi dei carugatesi e che dovrebbe informare sulle attività del comune, era completamente dedicato a elencare i prodigi condotti da Progetto Carugate negli ultimi cinque anni, tanto che non si capiva la differenza tra quel giornale e il volantino di propaganda.
Ma lor signori sono fatti così, danno dei “praticanti” a chi sta provando a ritagliarsi uno spazio per far pratica e proporre idee nuove e non si rendono conto del fatto che loro, dopo anni di praticantato, l’unica cosa che hanno imparato a fare è attaccare e ignorare chiunque non la pensi a modo loro.
Distruggere, invece che proporre. Questa non è la nostra politica.
Pro Carugate