COLOGNO MONZESE – Bestie di Satana, libera Elisabetta Ballarin. Il commento di Michele Tollis, padre di una delle vittime della setta

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Elisabetta Ballarin

, una delle persone condannate per gli omicidi attribuiti alle Bestie di Satana, è libera. La giovane, che deve scontare 23 anni di carcere per complicità nell’uccisione di Mariangela Pezzotta, gode da sei mesi della semilibertà concessale dall’Amministrazione penitenziaria per motivi di studio, associati alla buona condotta.

A sette anni dell’omicidio della maestra varesina, ex fidanzata di Andrea Volpe, esecutore materiale insieme a Nicola Sapone del delitto, Elisabetta può uscire dal carcere quattro volte alla settimana per frequentare l’Università di Brescia, alla quale si è da poco iscritta.

In realtà il provvedimento di semilibertà risale allo scorso ottobre, ma la notizia si è diffusa solo negli ultimi giorni, dopo la segnalazione di alcuni studenti, che l’hanno riconosciuta. Il padre di Mariangela, Silvio Pezzotta, ha confermato quanto già dichiarato il giorno della lettura della sentenza da parte della Corte d’Appello, e cioè che è pronto a perdonare Elisabetta e ad aprirgli le porte di casa sua, naturalmente una volta scontata la pena. Parole ribadite nei giorni scorsi a chi gli chiedeva un commento sulla vicenda.

Gli echi si sono diffusi anche a Cologno Monzese, dove vive il papà di un’altra vittima delle Bestie di Satana, la setta devota al demonio che tra il 1998 e il 2004 si è macchiata di (almeno) tre omicidi e di un’induzione al suicidio. Michele Tollis, genitore di Fabio, ammazzato in un bosco di Sommalombardo insieme a Chiara Marino, nel gennaio 1998, non si è scandalizzato né per le parole di Pezzotta né per la semilibertà concessa alla Ballarin.

Tollis, però, rispetto al papà di Mariangela, avrebbe preferito un po’ più di prudenza: “Prima di tutto non nutro sentimenti particolari nei confronti di Elisabetta – ha detto il colognese – dal momento che quando Fabio venne ucciso lei era poco più che bambina. Mio figlio è stato ammazzato da Andrea Volpe, cioè dal futuro fidanzato della Ballarin, la quale, secondo me, non ha mai saputo niente di questa storia. Detto questo, avrei preferito che  la ragazza scontasse almeno un terzo della pena prima di uscire, ma ho troppo rispetto per lo Stato italiano e per la Magistratura per gridare allo scandalo”.

Mirko Vergottini