CARUGATE – In campo con la pelle nera: la campagna anti-razzismo dell’Asd Basket Carugate, a sostegno dell’azzurra Wabara

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Due strisce nere sulla faccia per sensibilizzare l’opinione pubblica e mostrare la solidarietà del movimento della palla a spicchi nei confronti di Abiola Wabara, giocatrice italiana di origini nigeriane tesserata col Geas di Sesto San Giovanni, squadra che milita nel massimo campionato femminile.La cestista, durante la partita di playoff giocata contro la Pool Comense a inizio aprile, era stata apostrofata con epiteti razzisti da parte di una frangia di pseudo-tifosi lariani, i quali si sono successivamente difesi dicendo di essere stati provocati dalla giocatrice.L’episodio aveva avuto una forte eco sulla stampa nazionale ed era stato stigmatizzato sia dalla dirigenza della Comense che dal presidente federale Dino Meneghin, il primo a presentarsi con il volto dipinto di nero a una conferenza stampa post partita. Sono state centinaia le società che hanno aderito all’iniziativa denominata “Vorrei la pelle nera”, tra la quali l’Asd Basket Carugate, sodalizio femminile la cui prima squadra è in corsa per la promozione in serie A2. Nello scorso week-end le formazioni biancazzurre sono scese in campo con un segno nero sulla faccia, a testimoniare la vicinanza ad Aiola Wabara. La prima squadra, impegnata nei playoff, non ha disputato gare ufficiali nel fine settimana appena trascorso, pertanto le giocatrici si sono “limitate” a pitturarsi la faccia in occasione di un allenamento. Anche l’Under 13 non ha giocato per la defezione dell’ultima ora da parte delle avversarie di turno. A rappresentare Carugate nella campagna anti-razzismo ci hanno pensato sabato le ragazze dell’Under 17, sul parquet con le guance e il naso neri.Mirko Vergottini