Torna la festa di san Giuseppe e Africa 80 torna a chiamare i cernuschesi per un tuffo nel continente nero: la mostra africana in via Videmari riapre i battenti e gioielli, sculture e una moltitudine di altri oggetti africani tornano a essere alla portata di tutti.
All’entrata della mostra Antonio Porro (nella foto a sinistra) accoglie i clienti e li accompagna spiegando i significati e la provenienza degli oggetti esposti, parla con un forte accento cernuschese e sia il suo aspetto sia il suo abbigliamento portano le tracce di storie ed esperienze fuori dall’ordinario. E’ un pragmatico, non gli interessano la politica o i buoni propositi ma solo le reali iniziative per migliorare le condizioni di vita delle persone.
Dal 1975 Antonio è il presidente dell’ONG Africa 80 Chiama, che dalla sua nascita si occupa di cooperazione in Africa e di informare e di raccontare le storie del più antico dei continenti in città. Dietro ogni oggetto esposto c’è una storia, che i volontari di Africa 80 hanno vissuto sulla pelle nei 35 anni di missioni che li hanno portati a realizzare progetti sanitari, educativi, stradali, alimentari in 10 paesi africani, dal Burkina Faso a ovest al Rwanda ad est sino al Sud Africa.
La mostra è ricca di oggettistica varia e proveniente da tutto il continente, dai quadri in stile Tinga Tinga tanzanesi, ai tipici abiti delle tribù del Burkina Faso, i colori caldi e l’odore di legno e cuoio cha colpiscono i visitatori nella mostra portano letteralmente uno spicchio d’africa nella nostra città.
Fino a qualche anno fa ad accompagnarli i visitatori avrebbero trovato anche Giuseppe, un cobra sputatore di diversi metri che per anni ha abitato serenamente negli spazi della mostra, oggi purtroppo imbalsamato è una dei tanti elementi che svelano un continente tanto vicino geograficamente quanto lontano nell’immaginario comune.
Davide Marasco