Sono state definitivamente abbattute le barriere architettoniche della metropolitana di Cernusco sul Naviglio. Oggi pomeriggio (mercoledì 16 marzo) alla presenza delle autorità cittadine si è svolto il taglio del nastro per gli ascensori che permetteranno finalmente l’accesso ai mezzi pubblici a persone con ridotte capacità motorie.
Presenti al taglio del nastro numerosi cittadini, oltre al sindaco Eugenio Comincini, l’assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Rosci e i rappresentanti dello staff tecnico Atm.
Quella di Cernusco è la prima stazione della tratta interurbana della Linea 2 della metropolitana ad essere dotata di questa importante struttura.
Tutte le fermate che si trovano sul territorio della Martesana, infatti, da Gessate a Cascina Gobba, sono sprovviste, non solo di ascensori ma anche di altre strutture che facilitino l’accesso a diversamente abili, anziani, mamme con passeggino e, più in generale, a persone con ridotte capacità motorie.
Proprio a sottolineare che saranno principalmente questi gli utenti che usufruiranno degli ascensori, il taglio del nastro è stato ufficiato da un cittadino sulla carrozzina e una famiglia con bambini (e passeggini) al seguito.
Seicentomila euro la cifra che è stata spesa per la realizzazione dei lavori, partiti nel 2009. L’Amministrazione ne ha messi circa un centinaio, mentre la restante parte è stata pagata da Atm.
Durante il pomeriggio l’assessore Rosci ha espresso allo staff Atm il desiderio di vedere realizzata la stessa opera nell’altra stazione presente sul territorio cittadino, ovvero quella di Villa Fiorita, nella speranza che quella della città sia la prima di tante altre stazioni che vedranno realizzati interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Anche perché, come giustamente hanno fatto notare cittadini presenti all’inaugurazione: si accede alla stazione di Cernusco sul Naviglio grazie agli ascensori, ma come si esce dalle altre?
Oltre agli ascensori, la stazione cernuschese si distinguerà dalle altre della tratta per un’altra ragione: è stata infatti ripulita e i muri sono stati dipinti di blu.
Eleonora D’Errico