In Cambogia per “aiutare i bambini”. Sarà una giovane ragazza residente in Martesana a supervisionare i risultati raggiunti nel Paese Asiatico dalla Fondazione milanese “Aiutare i bambini”, organizzazione laica ed indipendente, la cui mission è “aiutare e sostenere i bambini poveri, ammalati, senza istruzione o che hanno subito violenze fisiche o morali, per dare loro l’opportunità e la speranza di una vita degna di una persona“. Clelia Cazzaniga, 28enne residente a Pioltello e orginaria di Pessano con Bornago, partirà mercoledì (23 febbraio), per visitare gli interventi sostenuti dalla fondazione per la quale lavora come responsabile dei progetti dell’area asiatica.
“La Fondazione – ha raccontato Clelia – è attiva da oltre 10 anni a favore dell’infanzia meno fortunata in più di 60 Paesi. In Cambogia, in particolare abbiamo diversi interventi attivi, perché qui più di un terzo della popolazione vive in povertà. Un dato che sale fino al 90% nelle zone rurali: in simili contesti la condizione dei bambini è particolarmente difficile”.
Clelia è laureata in Mediazione Linguistica e Culturale all’Università degli Studi di Milano. È alla sua terza missione all’estero per “aiutare i bambini”, con cui ha iniziato a collaborare come volontaria del Servizio Civile Nazionale nel 2008. Le sue prime missioni sono state in Serbia nel 2008, in Romania e Moldavia nel 2009.
“Quello che più mi ha colpito – racconta Clelia a proposito della missione in Romania – è stato vedere i cosiddetti orfani bianchi, i bambini abbandonati dalla famiglia, e anche dai vicini. Nessuno pensa a loro e rimangono da soli in casa, all’età di 6 o 7 anni, senza nulla da fare se non cercare di guardare una tv che non prende nemmeno bene i canali. Il freddo nelle case, la povertà estrema e la mancanza di aiuto statale mi hanno disarmata, soprattutto pensando che la Romania è a un’ora di volo da noi”.
Dopo una breve visita in Thailandia, dove a Kanchanaburi la Fondazione sostiene un Centro residenziale per bambini orfani, Clelia farà tappa in diverse città della Cambogia: sarà prima a Siem Riep, poi sulla costa a Sihanoukville, poi ancora nell’interno a Kampong Speu e infine nella capitale Phonm Penh.
Tutti diversi i progetti che andrà a visitare: un ospedale pediatrico, una rete di centri per dare accoglienza ai bambini vittime di turismo sessuale e aiutarli a reinserirsi nella società, un centro residenziale per bambini affetti dal virus dell’HIV e una scuola per bambini disabili.
“Sarà un viaggio impegnativo – commenta Clelia – anche perché farò tutto in poco più di 10 giorni. Lo scopo della missione è quello di conoscere le controparti locali, verificare il loro operato e come hanno impiegato i fondi donati dalla Fondazione. Dovrò inoltre analizzare nuove richieste di finanziamento”.
LA FONDAZIONE. La Fondazione “aiutare i bambini” non ha personale espatriato ma contribuisce a coprire i costi di attività gestite nei paesi più poveri da organizzazioni locali, a favore dei bambini. La sede è in via Ronchi 17 a Milano ed è stata fondata nel 2000 dall’Ingegner Goffredo Modena che da allora ne è Presidente. Ad oggi sostiene interventi a favore dell’infanzia meno fortunata in più di 60 Paesi e in dieci anni di attività ha aiutato più di 650.000 bambini.
Molti progetti, anche in Cambogia, vengono sostenuti da “aiutare i bambini” grazie alle persone che in Italia decidono di attivare un’adozione a distanza per dare un aiuto continuativo e garantire una speranza ai bambini meno fortunati. Per informazioni: telefono 02 70603530, www.aiutareibambini.it.