Diciannove moldavi in manette: erano loro i topi di appartamento che hanno terrorizzato la Lombardia negli ultimi mesi. Novanta furti in appartamento effettuati negli ultimi mesi in tutto l’hinterland milanese, tra i quali molti anche quelli in Martesana (Cologno, Gessate, Bellusco, Gorgonzola ecc), ma anche nel Novarese, a Bergamo, Como, Lecco, Pavia. È proprio da una cruenta rapina effettuata ad Inzago che sono partite le indagine che hanno permesso di scoprire la banda: in quell’occasione, in quattro si erano introdotti in una villa, legato madre e figlie (di 12 e 13 anni) e torturato il capofamiglia per farsi consegnare il codice della cassaforte. Se n’erano andati con un bottino di 40mila euro. Da allora sono partite le indagini della Compagnia dei Carabinieri di Cassano d’Adda.
La banda, composta da diciannove persone di origine moldava, si muoveva in tutta la Lombardia grazie a documenti falsi e mezzi di trasporto rubati, soprattutto furgoni. Erano organizzatissimi e avevano elaborato uno schema di azione che mettevano in campo a ogni colpo: si spostavano tra le 18 e le 20, nelle ore di maggior traffico, per raggiungere il luogo in cui avrebbero fatto il colpo e, dopo essere entrati in azione, restavano accampati tutta la notte, per poi ripartire la mattina successiva, ancora una volta mimetizzandosi nel traffico.
Agivano soprattutto durante la settimana, mentre nel weekend preparavano la refurtiva per la spedizione in Moldavia, e potevano contare su una rete di connazionali che garantiva le segnalazioni necessarie per poter entrare in azione.
Per fortuna, grazie al meticoloso lavoro effettuato dalla forze dell’ordine, i 19 delinquenti sono finiti in maette.