Il 2011, come tutti sanno, è l’anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Mentre alcuni Comuni si stanno ancora organizzando per festeggiare adeguatamente la ricorrenza e in altri già infuria la polemica (alla faccia dell’unità), a Melzo è previsto il primo appuntamento celebrativo. Sabato 22 gennaio, alle 17 verrà inaugurata all’interno del Cinema Arcadia, la mostra “Fare la spesa 1861-2011”. Del resto, quale gesto quotidiano può rappresentare meglio l’evoluzione italiana pur nella continuità come quello che non tramonta mai, ovvero il gesto del mangiare e quindi del fare la spesa?
Ecco dunque l’idea, un’esposizione di carte illustrate della collezione Rapisarda, dedicate al tema del fare la spesa. Le 122 carte presentate (cartoline, etichette, figurine, locandine, pieghevoli, ma anche periodici e libri) raccontano un gesto di tutti i giorni, essenziale nella vita di ogni famiglia. Dietro l’apparente minimalismo del tema scorrono 150 anni di profonde trasformazioni economiche, sociali, commerciali, di costume, culturali.
LA MOSTRA. La mostra, curata dal libraio antiquario milanese Andrea Tomasetig insieme a Michele Rapisarda, è realizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Melzo e dal Sistema Bibliotecario Milano Est, con il sostegno di UniCredit e UniCredit Leasing. L’esposizione inizia con documenti relativi alle tante monete esistenti negli stati preunitari e si conclude con la pubblicità di un centro commerciale che evidenzia un carrello della spesa contenente un gigantesco euro annunciatore di occasioni a basso prezzo. Nel mezzo si snodano i capitoli di una vicenda affascinante ancora da ricostruire fino in fondo: mercati ed esposizioni tra fine Ottocento e primo Novecento (chi ricorda più le precorritrici “regine del mercato”?), l’avvento degli alimenti confezionati e dello scatolame (a cui si contrappongono a lungo i prodotti venduti sfusi), lo sviluppo delle moderne tecniche di vendita con la pubblicità e il prodotto di marca, la stagione eroica delle figurine, dei concorsi e dei premi (mai venuta meno), l’emergere della “donna moderna” che con i vari elettrodomestici a disposizione (primo tra tutti il frigorifero) si emancipa dalle fatiche domestiche, fino alla nascita quasi contemporanea negli anni Cinquanta della televisione e del supermercato.
L’esposizione resterà aperta fino al 27 febbraio (Orari di apertura: da lunedì a venerdì ore 17.00 – 23.00; sabato e domenica ore 14.00 – 23.00).
LA COLLEZIONE RAPISARDA E MELZO: UN MUSEO DELL’ALIMENTAZIONE. Con le sue 12.000 carte illustrate di uso quotidiano, la Collezione Rapisarda è una miniera inesauribile di documenti e immagini tanto interessanti quanto poco noti della storia italiana. Già lo scorso anno, nella primavera 2010, erano state scelte una sequenza di carte alimentari dal Seicento al pieno Novecento con un progetto dal titolo “Cibo di carta”.
La seconda edizione del progetto, che prevede nel corso del 2011 ben cinque mostre, (una diversa dall’altra), laboratori (tra cui i laboratori realizzati con il Metodo Bruno Munari), letture e degustazioni, allarga i suoi confini: oltre a Melzo e Gorgonzola, quest’anno partecipano Abbiategrasso, Cesano Boscone e Lodi. Nella strategia di valorizzazione dell’area in vista dell’Expo 2015, dedicata proprio all’alimentazione, la collezione Rapisarda, con le sue 12.000 carte illustrate di cui alcune migliaia sul tema del cibo, è un tassello importante perché permette di immaginare il futuro Museo dell’Alimentazione, luogo permanente di documentazione e sede espositiva. Museo che la città di Melzo, a lungo una capitale dell’industria casearia con due celebri aziende, Galbani e Invernizzi, all’avanguardia nella produzione e comunicazione, si candida a realizzare.
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