L’ultima parola sul prolungamento della linea 2 della metropolitana è della Corte dei Conti. Sono state pubblicate nei giorni scorsi le delibere con cui l’Ufficio “ricusa il visto” (ovvero respinge) il documento con cui nel maggio dello scorso anno il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto preliminare per il prolungamento della Linea M2 Cologno Nord-Vimercate. La Corte dei Conti, organo che esercita il controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo, come si legge nei documenti (scaricate qui le delibere complete), dichiara di “dubitare della legittimità della delibera in esame (quella con cui il CIPE approva il progetto preliminare) soprattutto con riferimento alla carenza di idonea copertura dell’importo necessario ai fini della realizzazione dell’opera”.
“Come evidenziato dagli atti – si legge nel testo della delibera – risulta indicato un costo dell’opera di 533 milioni di euro, dei quali 527 milioni ancora da reperire, successivamente ridotta a 476,7 milioni di euro, dei quali 470,60 milioni ancora da reperire”.
Per la Corte, “non è stato chiarito a quali fonti di finanziamento si intenda fare ricorso per la copertura dell’ingente importo necessario”, “potendo configurarsi uno spreco di risorse pubbliche ove, successivamente all’approvazione del progetto preliminare, non dovessero risultare reperibili risorse per la realizzabilità in concreto dell’opera progettata”.
Ecco, quindi, spiegate le ragioni per cui la Corte “ricusa il visto”.
I NUMERI DELLA METROPOLITANA. Se la cifra a carico del Governo è alta e ancora non si capisce bene con quali soldi dovrebbe essere coperta, non parliamo delle cifre che dovrebbero essere a carico dei Comuni. In totale, i Comuni coinvolti, dovrebbero sborsare quasi 50 milioni di euro: questo perché, dei 476 milioni di euro necessari, il 60% è a carico dello Stato, il 30% di Regine e Province di Milano e Monza, il 10% dei Comuni.
Nel dettaglio, ecco le cifre ufficializzate durante l’ultima riunione in Regione, Comune per Comune (precisando che si tratta di cifre teoriche): Brugherio 15 milioni di euro, Vimercate 11 milioni di euro, Agrate 8,8 milioni di euro, Carugate 8 milioni di euro, Concorezzo 4,8 milioni di euro.