COLOGNO MONZESE – 1200 firme per abbatere le barriere architettoniche nei mezzi pubblici

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Io penso che, il riconoscimento della dignità e dell’esistenza di ogni essere umano deve essere il punto di partenza e di riferimento di una Società che difende il valore dell’Uguaglianza e si impegna affinché la malattia e la disabilità non siano criteri di Discriminazione sociale e dell’emarginazione fisica”.

Questo è uno dei punti conclusivi della lettera inviata al sindaco di Cologno e al Presidente dell’Azienda Trasporti Milanese da Davide Fava, un giovane ragazzo che a causa di una malattia neuromuscolare necessita di una carrozzina elettrica per ogni spostamento. Davide ha 19 anni, abita a Cologno e da quando a settembre 2010 ha iniziato a frequentare il Politecnico di Milano, si è trovato a scontrarsi con le barriere architettoniche che troppo spesso ancora oggi affliggono le nostre città.

Nessuna delle tre fermate di Cologno, infatti, è dotata di ascensori o servo scale che conducono al piano di transito delle vetture della metropolitana. Come lui molti altri cittadini si sono scontrati con le stesse difficoltà, tanto che Giuseppe Curcillo, presidente dell’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) locale, da anni porta avanti una battaglia per rinnovare le stazioni del metrò. Ieri mattino Curcillo ha consegnato al sindaco Mario Soldano, le 1200 firme raccolte per chiedere all’ATM la riqualifica delle fermate cittadine.

Qualche settimana fa sono cominciati i lavori per l’installazione di ascensori nella stazione di Cologno Nord – ha detto Curcillo, è un primo passo, ma è fondamentale consentire l’accesso anche nelle stazioni di Cologno Centro e Sud”.

Il sindaco Soldano ha accolto di buongrado la raccolta di firme, assicurando di farsi portavoce di questa richiesta. “E’ un tema che mi sta molto a cuore, vorrei vivere in un paese n cui non c’è bisogno di raccogliere delle firme per ottenere servizi assolutamente fondamentali per il vivere quotidiano, Milano dovrebbe essere all’avanguardia su questo genere di tematiche, invece siamo ancora indietro rispetto a gran parte delle altre città europee”.

L’accesso ai mezzi pubblici peraltro è garantito dal Decreto del Presidente della Repubblica 503 firmato il 24 luglio del 1996, in cui si legge nel punto 5 dell’articolo 24: “Nelle stazioni metropolitane devono essere agevolati l’accesso e lo stazionamento si sedia a ruote, anche con l’installazione di idonei ascensori e rampe a seconda dei dislivelli, al fine di consentire alle persone non deambulanti di accedere con la propria sedia a ruote al piano di transito della vettura della metropolitana”.

Sperando che la burocrazia non rallenti troppo lo svolgimento dei lavori com’è successo nella stazione Nord, dove gli interventi sono cominciati a sei anni di distanza dall’approvazione da parte di Provincia, Regione e comune di Milano, rimane da augurarsi che la raccolta firme dell’ANMIC porterà i risultati sperati.