Sabato scorso 18 dicembre, la redazione di Fuori dal Comune aveva un solo obiettivo: intervistare per voi lettori un mostro sacro della letteratura quale è Umberto Eco.
Umberto Eco, infatti, è venuto in visita a Carugate, al centro commerciale Carosello, per firmare per i suoi lettori il suo ultimo romanzo, Il cimitero di Praga.
Sapevamo che la missione non era certo facile: stiamo parlando di Eco del resto e, un po’ sottovalutandoci, ci siamo anche detti che difficilmente lo scrittore avrebbe acconsentito a rilasciare un’intervista a un giornale di cronaca locale, di cui presumibilmente non aveva mai sentito parlare.
Così era, in effetti: Eco non aveva mai sentito parlare di Fuori dal Comune. I colleghi della Stampa e del Corriere sono passati davanti a noi, nonostante fossimo piazzati davanti al palco allestito per l’occasione da ore. E fino all’ultimo sembrava che non ci sarebbe stata possibilità.
Ma non ci siamo scoraggiati, dichiarando di poter aspettare fino a notte fonda per qualche domanda. Quando ricapita, ci siamo detti, un’occasione del genere, per noi giornalisti (che ovviamente avevamo già letto il romanzo per intero, preparandoci una sfilza di domande) e per i lettori di Fuori dal Comune?!
Insomma, dicono che “chi la dura la vince” e infatti noi ce l’abbiamo fatta.
“Due domande, prendere o lasciare“, ci hanno detto le ragazze dell’ufficio stampa della casa editrice che ha pubblicato Il cimitero di Praga. Abbiamo risposto, ovviamente, “prendere“, e siamo riusciti a strappargliene una terza.
Siamo soddisfatti e felici del risultato portata a casa, anche se ci resta l’amaro in bocca per le altre per cui non avremmo mai risposta (almeno non diretta). Ma la sola idea di essere stati davanti all’autore de Il nome della Rosa, il solo pensiero di aver parlato con un mostro sacro della letteratura e non solo, ci riempie di gioia.
Lo consideriamo uno splendido regalo di Natale e una perfetta chiusura di quest’anno che ha inaugurato l’avventura di Fuori dal Comune. Un’avventura fuori dal comune, appunto!
Eleonora D’Errico