MARTESANA – 56 sindaci riuniti a Melegnano per chiedere a Governo e Regione un freno ai tagli previsti alle Politiche sociali

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C’erano le rappresentanze di 56 Comuni facenti capo all’Asl Milano 2, venerdì 3 dicembre a Melegnano. Sindaci e assessori alle Politiche sociali hanno partecipato a una conferenza stampa per prendere posizione contro i tagli annunciate da Governo e Regione per il sostegno alle politiche sociali. I sindaci e gli assessori alle politiche sociali di Melegnano, Cernusco sul Naviglio e Pioltello hanno illustrato l’iniziativa che mira ad aprire un tavolo di confronto con il Pirellone, dal quale i sindaci si attendono un appoggio per contrastare le pesanti riduzioni che il Governo intende operare sui fondi a carattere sociale.L’ASL MILANO 2. La ASL Milano 2 conta 8 distretti, su un territorio abitato complessivamente da 600.000 persone, che va da Peschiera Borromeo a Trezzo sull’Adda, passando per Pioltello, Melzo e Cernusco, fino a raggiungere Melegnano e Rozzano.LE PREOCCUPAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI.Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per il rischio di ridimensionamento se non di azzeramento di servizi fortemente qualificati – ha detto l’Assessore alle Politiche Sociali di Cernusco, Rita Zecchini Servizi gestiti in forma associata attraverso il Piano di Zona e che vedono l’importante contributo del terzo settore; servizi con regole e modalità di accesso omogenee per tutti i Comuni dei distretti. Investire sulle politiche sociali è necessario, perché il grado di civiltà di un Paese si misura da quanto si valorizza il sostegno alle persone”.“Una situazione che i Comuni non possono più tollerare – ha aggiunto il Sindaco di Cernusco Eugenio Comincini Per questo confidiamo nella sensibilità del governatore Formigoni, che sappiamo essere anch’egli scontento di come il Governo sta trattando gli enti locali. Chiediamo a lui e al Governo di fermarsi e aprire un confronto con i Sindaci, che più di ogni altra istituzione sono in grado di misurare l’efficacia dell’impiego delle risorse.”

“I tagli che potrebbero arrivare – ha dichiarato Antonello Concas, Sindaco di Pioltello, comune promotore dell’iniziativa di oggi e capofila di uno degli otto distretti della Asl Milano 2 – rischiano di compromettere definitivamente la possibilità per i Comuni di erogare servizi come l’assistenza domiciliare e i programmi di sostegno alle fasce di popolazione più fragili. La legge 328 del 2000, e la legge regionale 3 del 2008 che in Lombardia l’ha recepita e integrata, sono ottime leggi, che con questa finanziaria potrebbero diventare difatto inapplicate. Chiediamo al Governo di rivedere le proprie decisioni, che come spesso accade ricadono pesantemente sui livelli locali dell’Amministrazione”.

“Riponiamo molta fiducia nella possibilità di trovare ascolto e sostegno nel Presidente Formigoni – ha assicurato Vito Bellomo, Sindaco di Melegnano –, che è da sempre attento alle politiche sociali e al sostegno alla famiglia. Confidiamo nella sua capacità di interloquire direttamente col Governo per farlo tornare sui suoi passi. Questa è un’iniziativa bipartisan, che non ha colore politico, e che va in un’unica direzione, quella dell’interesse delle famiglie e delle fasce deboli della popolazione”.

I TAGLI. Secondo i dati presentati dai sindaci gli investimenti sono in costante e drammatico calo dal 2009 al 2013: da 1 miliardo 750 milioni di euro del 2009 si è passati attraverso un -15,9% nel 2010 per arrivare alla previsione di stanziamento di 349 milioni di euro per il 2011, con un precipizio che tocca i -76,3% rispetto a quest’anno.L’ESEMPIO DEL DISTRETTO 4. L’assessore Zecchini ha fatto un esempio per tutti, che riguarda il Distretto 4, di cui Cernusco è ente capofila da quasi un anno: “Il servizio di reddito di promozione sociale che ha come obiettivo di inserire nel mondo del lavoro persone con differenti forme di disagio di carattere socio-economico, sarebbe a rischio di forte ridimensionamento se questi tagli dovessero divenire realtà”.IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO DALLE 56 AMMINISTRAZIONI. Nell’incontro di venerdì 3 dicembre, i 56 Sindaci hanno sottoscritto un documento in cui chiedono: al Governo e al Parlamento di rivedere i tagli previsti nella legge di stabilità per i due fondi, mantenendoli ai livelli del 2010 (peraltro già molto ridotti rispetto al 2009); alla Regione Lombardia, nelle persone del Presidente Roberto Formigoni e dell’Assessore alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, di concedere un incontro a una rappresentanza di Sindaci dei Comuni dei Distretti della Asl Milano 2, per formulare ipotesi alternative ai progetti di taglio indiscriminato dei fondi statali, e per rivedere anche il preoccupante e forte ridimensionamento previsto dalla stessa Regione sul Fondo Sociale Regionale (Scaricate qui il documento completo).