CASSINA – Consiglio comunale infuocato: l’opposizione abbandona l’aula in segno di protesta

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Tra maggioranza e opposizione è guerra aperta. Dopo la polemica scoppiata il mese scorso riguardo alla moratoria sulle pubblicità lesive della donna, anche lunedì sera i cittadini intervenuti hanno assistito ad un’intensa disputa verbale che ha avuto come argomento il sistema normativo del Consiglio comunale. Ad inizio serata il punto più interessante all’ordine del giorno sembrava essere l’assestamento generale al bilancio di previsione, tanto che la minoranza aveva scelto di non presentare mozioni o interpellanze per non togliere tempo a questo tema. Tuttavia, a scatenare il dibattito è stata la modifica al regolamento generale delle entrate presentata come primo punto: il regolamento attualmente prevede la possibilità per i cittadini di dilazionare i pagamenti al Comune in 12 mesi, mentre la modifica permetterebbe di aumentare questo periodo a 36 mesi in seguito all’approvazione dei singoli casi da parte della Giunta. Le obiezioni  avanzate dal consigliere Alessandro Patella (Cittadinanza e Cambiamento), e sostenute anche dagli altri gruppi di minoranza, si sono concentrate soprattutto sulla necessità di una maggiore trasparenza, come documentato dall’emendamento presentato per stabilire i criteri di applicazione della rateizzazione.

Alla proposta ha risposto il vicesindaco Guido Parati affermando che la maggioranza non avrebbe potuto accettare l’emendamento perché presentato fuori dal tempo massimo stabilito, ossia cinque giorni prima del Consiglio comunale, ma che l’avrebbe tenuto in considerazione in previsione di una più ampia modifica del regolamento delle entrate. Il sindaco Claudio D’Amico si è associato alle parole di Parati, aggiungendo che la priorità era approvare subito la modifica proposta per andare incontro alle necessità dei cittadini, mentre per l’emendamento sarebbero stati necessari ulteriori approfondimenti.

L’opposizione ha replicato ricordando alla maggioranza di aver concesso di porre in discussione la modifica al regolamento, nonostante non fosse stato rispettato il preavviso di quindici giorni previsto. La battaglia sui cavilli è proseguita a lungo, assumendo toni sempre più accesi e non sempre nel rispetto delle regole del dibattito consiliare.

Al termine della discussione, l’emendamento è stato respinto e la modifica è stata approvata in seguito alla votazione che ha visto l’opposizione esprimere voto contrario. Successivamente i rappresentanti dei gruppi di minoranza hanno deciso di abbandonare il Consiglio in segno di protesta, in virtù del fatto che, usando le parole di Patella, “il regolamento è stato forzato a vantaggio della maggioranza, la modifica al regolamento delle entrate poteva essere approvata solo all’unanimità, a causa della mancata presentazione nei termini previsti”.

I successivi punti, tra cui l’assestamento di bilancio, sono stati discussi alla presenza dei soli esponenti di maggioranza, tra i quali il consigliere Salvatore Gagliano si è detto “amareggiato per l’abbandono dell’opposizione”, suggerendo ai propri colleghi assessori “maggior rispetto e apertura per la minoranza”.

Matteo Medei