Dopo la conferenza stampa e le attività di sensibilizzazione organizzate nelle scorse settimane da Nessuno tocchi Caino in merito alla questione Hospiria e Pentotal (leggi il servizio di Fuori dal Comune) ieri, lunedì 13 dicembre, esponenti dell’associazione sono stati ricevuti dal Ministro degli Esteri Franco Frattini. Obiettivo: cercare una soluzione per evitare, nel rispetto della libertà di commercio, che il Pentotal prodotto in Italia finisca direttamente o indirettamente nei penitenziari degli Stati Uniti e di altri Paesi dove si pratica la pena di morte tramite iniezione letale.
Frattini ha comunicato che è sua intenzione convocare nei prossimi giorni alla Farnesina i vertici dell’azienda farmaceutica Hospira con sede a Liscate (Milano), incaricata dalla casa madre americana di produrre il farmaco che da gennaio dovrebbe iniziare a spedire negli Stati Uniti.
Il Ministro ha inoltre annunciato il parere favorevole alla mozione depositata alla Camera dei Deputati da Elisabetta Zamparutti e sottoscritta da rappresentanti di tutti i gruppi politici, che impegna il Governo a garantire che la produzione e la vendita all’estero di Sodio Tiopentale da parte della Hospira di Liscate siano autorizzate esclusivamente per scopi medici e a condizione che il barbiturico prodotto in Italia non sia utilizzato nella pratica dell’iniezione letale.
Frattini ha infine annunciato agli esponenti di Nessuno tocchi Caino e della Comunità di Sant’Egidio di voler sollevare la questione anche a livello europeo perché il controllo sull’esportazione di Pentotal sia condiviso dai Paesi membri dell’Unione Europea, in linea con le norme nazionali e comunitarie che vietano la pratica della pena di morte.
Un controllo all’espatrio del Sodio Tiopentale è stato di recente stabilito dal Governo britannico, dopo che l’organizzazione umanitaria Reprieve aveva documentato come l’anestetico importato dal Regno Unito era stato utilizzato nell’ottobre scorso per uccidere un condannato a morte in Arizona.