SEGRATE – Villa confiscata alla criminalità organizzata diventa una casa di accoglienza per minori. All’inaugurazione è intervenuto il Ministro Maroni

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“La casa dei bambini”: così è stata ribattezzata la villa affidata in gestione alla Cooperativa sociale onlus Rosa di Gerico, inaugurata ufficialmente il 29 novembre. Si tratta si una Comunità di accoglienza per minori, realizzata all’interno di una villa confiscata alla criminalità organizzata e assegnata dall’autorità giudiziaria all’Amministrazione della città di Segrate per finalità istituzionali, in particolare per essere adibita a struttura residenziale e semiresidenziale per soggetti con fragilità sociali.

Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Adriano Alessandrini e il Ministro dell’Interno Roberto Maroni.

Quello che stiamo portando avanti assieme alla Rosa di Gerico, è un progetto che dà un senso finale alla lotta contro la criminalità organizzata”, ha commentato il sindaco Alessandrini, ringraziando le presenti Forze dell’ordine, il Ministro dell’Interno, l’Agenzia del Demanio, la Magistratura e la Regione Lombardia. “Grazie a loro – ha continuato – è stato possibile trasformare un immobile confiscato alla criminalità organizzata in un bene a servizio della comunità locale e del territorio”.

LA STRUTTURA. La struttura, confiscata nel 2005 a un esponente della Sacra Corona Unita, avrà come scopo l’accoglienza temporanea di bambini in età compresa fra i 3 e i 10 anni che attraversano una situazione di grave pregiudizio.

L’edificio si estende su due piani più un interrato, per un totale di 250 metri quadrati ed il suo valore si aggira attorno a un milione di euro su cui pende ancora un mutuo che sarà estinto dalla Regione Lombardia. Al suo interno saranno ospitati una quindicina di bambini dai tre ai dieci anni, sottratti alle famiglie di provenienza con decreto del Tribunale dei minori, perche’ abusati o maltrattati.

Da domani questo luogo deve diventare un’oasi di tranquillità e riservatezza per proteggere i bambini che accoglieremo”, ha spiegato Manuela Papetti presidente della Rosa di Gerico, per poi passare la parola al tanto atteso discorso del Ministro Maroni.

Maroni ha sottolineato come, sottrarre i beni non basti, “è necessario andare fino in fondo, consegnando gli averi confiscati alla comunità degli onesti per un utilizzo sociale”.

Parlando di cifre, i sequestri di beni sono aumentati del 250% negli ultimi due anni e mezzo, sono arrivati a quota 35.000, 18 miliardi di controvalore, con un rispettivo aumento del 525% per quanto riguarda le confische, più di 5 volte rispetto all’anno precedente, infine la Lombardia è la 4° regione come numero di beni sequestrati.

Maroni ha espresso la debolezza del sequestro nel momento in cui il bene sottratto alla criminalità, rimanga per anni inutilizzato, “questo è un segno evidente dell’incapacità dello Stato di andare fino in fondo. Bisogna passare rapidamente dal sequestro alla confisca, per poter mettere il bene a disposizione dei cittadini, perché il fattore che preoccupa maggiormente un mafioso è la capacità dello Stato di portargli via le cose”.

Il compito più complicato, più difficile, spetta a voi – ha concluso Maroni  esprimendo la propria gioia per l’avvio di questo progetto – Quello che fate è davvero un’attività di pari rilevanza rispetto al contrasto alla criminalità organizzata, se non di più”.

Stefano De Lollis