Era residente a Cologno Monzese l’operaio deceduto questa mattina nel crollo dell’ascensore in uno stabile ad Assago. M.B., di 41 anni, si trovava nell’ascensore con due colleghi che, come lui, lavorano in una ditta di trasporti residente a Pioltello. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti, ma secondo le prime ricostruzioni la vittima stava caricando un armadio di proprietà di una ditta informatica all’interno di un montacarichi che si trovava al quinto piano dell’edificio D3, in strada 2, quando il montacarichi è precipitato nel vuoto.
Secondo le prime ipotesi, l’incidente non si sarebbe verificato per l’eccessivo peso dell’armadio, che supererebbe i 100 chili, mentre il montacarichi era omologato per 800-1000 chili. E’ possibile, invece che sia accaduto il tutto a causa di una manovra sbagliata o della cattiva manutenzione dell’ascensore. Oppure potrebbe essersi verificato un problema a una delle guide che lo tengono in asse durante la discesa. In ogni caso, si tratta ancora di ipotesi.
I due operai feriti, invece, sono G.P. di 31 anni e G.K. di 34, che si trovano ora ricoverati al Niguarda e all’Humanitas. Il primo ha riportato una lesione alla colonna vertebrale a livello lombare che però non interessa il midollo spinale. L’operaio è cosciente ed è stato sottoposto anche a una Tac che ha dato esito negativo, escludendo dunque danni cerebrali. K.G è stato il meno sfortunato dei tre: ha riportato fratture multiple al costato e un leggero trauma cranico.
Oltre ai soccorsi, sul posto si è portato il sindaco di Assago, Graziano Musella, che ha chiesto di accertare le “responsabilità dell’amministrazione del palazzo e della società che gestisce la manutenzione del montacarichi“.