“Non vi spiegherò come risparmiare”: così Claudio Borghi, docente di economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università Cattolica di Milano, ha aperto il seminario sulla gestione delle finanze domestiche, che si è svolto nella sala del Centro Cardinal Colombo di Cernusco giovedì 11 novembre. La serata, organizzata dalla BCC di Cernusco, è stata presentata dal presidente del Consiglio di Amministrazione, Giuseppe Milan, che dopo i ringraziamenti per la numerosa partecipazione, ha dato inizio a quella che è stata una vera e propria lezione di economia domestica.LA FAMIGLIA: L’UNICO SOGGETTO IN ATTIVO. Il professor Borghi, ha cominciato evidenziando l’importanza del ruolo della famiglia nel flusso circolare del reddito (Stato-Famiglia-Impresa), facendo notare che l’unico soggetto in surplus e quindi creatore di moneta è proprio la famiglia, al contrario dello Stato e delle imprese che operano in costante deficit: “il denaro nasce in famiglia”.
Durante la serata si è parlato della variazione del tasso di interesse, di come esso vari in base al movimento dell’economia e all’attuale situazione economica, con una particolare attenzione all’inflazione, insidiosa perché “Ingiusta” nel premiare chi contrae debiti e nel punire chi ha uno stipendio fisso.
FELICI MA CONSAPEVOLI. Un importante consiglio dato è quello di puntare alla felicità e alla sicurezza, tramite obiettivi a lungo termine, con un margine addizionale per i possibili imprevisti, stimando un budget che includa anche le piccole ed apparentemente irrilevanti voci.
Altro punto fondamentale toccato dal professor Borghi è quello della consapevolezza delle spese e della difficoltà con le quali esse vanno gestite, dalle spese fisse di facile gestione, alle spese variabili e contanti estremamente più rischiose.
“Per questo le spese vanno controllate con le buone o con le cattive, riducendo le occasioni di spesa e soprattutto non guardando la convenienza della tariffa, ma ragionando su quello che noi consumatori realmente spendiamo”.
Ultimo argomento trattato è stato quello del mutuo, a tasso fisso, dove il cliente corrisponde sempre lo stesso interesse alla banca per tutta la durata del mutuo, a tasso variabile, dove pagherà in base all’andamento mensile dei tassi di interesse.
E INFINE I MUTUI. “ E’ importante nel caso si scelga un mutuo a tasso variabile avere una previsione realistica del mercato e di come varieranno i tassi di interesse”.
In conclusione dell’incontro formativo, il presidente Giuseppe Milan ha consigliato a tutte le famiglie di perseguire l’obiettivo della serenità e di focalizzare le proprie aspettative familiari intorno a questo concetto.
Stefano De Lollis