Si chiama “Quo Vadis” il percorso di orientamento alla scelta che l’équipe del Centro di Aggregazione Giovanile realizzerà in favore delle classi terze della scuola secondaria di primo grado (ex media), su esplicita richiesta dell’Istituto Comprensivo. Il Progetto consiste in 4 incontri con gli alunni e due incontri con gli insegnanti e concepisce l’orientamento scolastico come un processo attivo, una pratica che va a incrementare le abilità personali, la conoscenza del Sé e la capacità di prendere decisioni. Insomma, non è solamente una presentazione generale dei diversi indirizzi di studio, condizione necessaria ma non sufficiente per una scelta efficace, ma ricerca e offre una maggiore auto-conoscenza dello studente relativamente alle proprie competenze.
Attraverso un percorso di esperienza di sé, con l’ausilio di giochi di ruolo, di relazione e attività specifiche condotte da due facilitatori esperti, il progetto “Quo Vadis?” si pone l’obiettivo di aumentare le “life skills” ossia quelle abilità che consentono al preadolescente di acquisire strumenti che lo rendano maggiormente adeguato alle richieste del contesto sociale in cui è inserito.
Gli obiettivi di questo progetto sono ambiziosi: aumentare le competenze personali e relazionali (life skills), incrementare la capacità dei ragazzi di formulare delle scelte consapevoli, favorire una maggiore conoscenza di sé attraverso l’utilizzo di strumenti e momenti di laboratorio, aumentare le informazioni su quali siano i possibili percorsi da intraprendere dopo la scuola media e fornire strumenti che facilitino la scelta dei ragazzi e creare momenti di confronto e relazione fra pari.
“Ho particolarmente insistito affinché il progetto fosse inserito tra i punti all’Ordine del giorno della seduta della Consulta Provinciale delle Politiche Giovanili, nella sua versione itinerante voluta dall’assessore Provinciale Stancari, che si è svolta lo scorso 22 novembre a Cernusco sul Naviglio – ha spiegato l’assessore alle Politiche giovanili di Cassina Andrea Maggio – L’obiettivo era quello di favorire il principio di replicabilità e implementazione voluto dalla Provincia, cosicché altri Comuni vengano a conoscenza delle buone pratiche ed esperienze vissute sul nostro territorio”.
Elisa Balconi