L’avevano definito un mostro dell’edilizia. Cavalcando l’onda che da Bari aveva portato in Martesana la notizia dell’abbattimento degli “Ecomostri” di Punta Perotti (complesso immobiliare che fu edificato sul lungomare di Bari nel 1995 e abbattuto, dopo varie dispute giudiziarie, nel 2007), anche l’edificio di via Cesare Battisti venne ribattezzato tale dai gruppi di opposizione della città. A distanza di tre anni, il Comune di Carugate ha ricevuto il Premio sostenibilità ambientale e sociale per il Comune – Efficienza energetica e innovazione nell’edilizia, proprio grazie a quel mostro!
LE CRITICHE DEL 2007. Era stata Carugate Futura, in particolare, a criticare fortemente l’edificio, diffondendo comunicati stampa al vetriolo che si possono trovare ancora nell’archivio del sito del gruppo politico, a questo link.
Ecco alcuni passi significativi: “Come da tutti facilmente verificabile un fabbricato di impatto ambientale ben di proporzioni enormi sta nascendo sul territorio di Carugate. E non è il solito Centro Commerciale che si ingrandisce, ma una “palazzina”, costruita a ridosso di altre case e della strada. Precisamente in zona Valera sulla strada che porta a Pessano”.
E ancora “La nostra Amministrazione, così attenta ai problemi ambientali, che non perde occasione per mettersi in mostra a tutti i convegni e su tutte le riviste non si è accorta di quello che stanno facendo? Strombazzano ai quattro venti che abbiamo il miglior regolamento edilizio del mondo, premiato e preso ad esempio da tutte le associazioni ambientaliste (verdi-rosse-arcobaleno), che obbliga il singolo cittadino, se vuole farsi la casa, a sottostare a vincoli e balzelli tali da scoraggiare qualsiasi intervento, e poi permettono la costruzione di un tale scempio”.
Antonio Giambitto (Pdl) e Umberto Allegrini (Pdl, ex cansidato sindaco ed ex consigliere) avevano puntato il dito contro la struttura, criticandone l’imponenza e il fatto che stonasse con la struttura urbanistica della zona, composta per la maggioranza da villette o, comunque, case basse.
IL PREMIO. Certo, la definizione “ecomostro” era dovuta all’impatto visivo dell’edificio, non alle caratteristiche strutturali o energetiche. Ma fa specie pensare che giovedì scorso (12 novembre), durante l’assemblea nazionale dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che si è svolta a Padova, il mostro sia stato preso ad esempio per tutte le Amministrazioni d’Italia che vogliono perseguire la strada del rispetto dell’ambiente e, allo stesso tempo, rispondere alla continua richiesta di case pubbliche (l’edificio, infatti, è di proprietà comunale).
Il premio è relativo alla realizzazione di un edificio residenziale a basso consumo che si inserisce nel quadro generale dei Programmi regionali per l’emergenza abitativa. Eccone le motivazioni: “Il comune di Carugate dimostra come le tradizioni possano essere conciliate con l’innovazione attraverso edilizia residenziale pubblica che mantenga elevati i parametri della qualità energetica e ambientale e che tenga conto del comfort abitativo, in un linguaggio architettonico coerente che privilegia un’integrazione tra edificio e impianti”.
L’EDIFICIO. La palazzina premiata è di colore rosso e si trova in via Battisti, all’altezza della Cascina Valera. E’ composta da 23 appartamenti caratterizzati da strumenti all’avanguardia nel campo dell’efficienza energetica (impianti fotovoltaici, coibentazione, riscaldamento ecocompatibile). Come già detto, si tratta di case pubbliche, quindi assegnate attraverso una graduatoria a persone che ne fanno richiesta e che rispondano a una serie di caratteristiche (reddituali in particolare).
I NOVE COMUNI PREMIATI. Sono nove le Amministrazioni premiate da Ancitel Energia e Ambiente e Saint-Gobein. Oltre a quello di Carugate, i Comuni di Villesse (Gorizia), Piobesi Torinese (Torino), Imola, Modena, Oriolo Romano (Viterbo) e Venezia e due menzioni per il Comune di Faenza (Ravenna) e Montevarchi (Arezzo).
Si tratta di Comuni che si sono particolarmente distinti per aver adottato soluzioni a favore di un’edilizia sostenibile ed energeticamente efficiente. ll Premio è stato rivolto a tutti i Comuni Italiani e a Consorzi e Unioni di Comuni, suddivisi in due fasce di popolazione (enti fino a 10.000 abitanti ed enti oltre i 10.000 abitanti). La partecipazione è stata elevata, ma solo nove Comuni ce l’hanno fatta.