E’ stata una mattinata illuminante quella che, lo scorso fine settimana, ha animato la città facendo la spola tra centro socio-culturale Atrion e centro commerciale Carosello, due mondi diversi, quasi inavvicinabili, come apparivano anche sabato mattina (13 novembre) quel gruppetto di sacerdoti in cui qualcuno si sarà sicuramente imbattuto facendo shopping nella galleria del Carosello. Erano i protagonisti della Clericus Cup, il primo Campionato italiano di scacchi per sacerdoti e religiosi che è stato, senza dubbio, l’evento che ha creato più attesa all’interno dell’edizione 2010 di Giocando con i re, appuntamento che da tre anni ha il merito di portare in città decine di amatori di scacchi.
Sette i sacerdoti che hanno partecipato al campionato. A tutti è stata donata una coppa, di dimensioni crescenti man mano che si saliva verso la poll position, consegnata dall’attore Neri Marcorè, appassionato di scacchi (guarda l’intervista). Anche se, come commentato dai partecipanti e come è ancor più nello spirito ecclesiastico, l’importante non è vincere ma partecipare.
Solo per onor di cronaca, quindi, pubblichiamo la classifica della prima Clericus Cup:
1° Don Valerio Piro (Napoli)
2° Fra Marcello Bonforte (Chieti)
3° Dariusz Kowalczy (Varsavia, docente presso l’Università Gregoriana di Roma)
4° Don Stefano Vassallo (Genova)
5° Don Roberto Pavan (Osimo)
6° Monsignor Pietro Sambo (Gorizia)
7° Monsignor Claudio Paganini (CSI)
Molto interessante, oltre alla sfida e alla cerimonia di premiazione, anche i dibattiti che hanno affrontato il legame tra scacchi e mondo ecclesiastico, tra matematica e Dio, da cui sono emersi concetti molto interessante e, alcune volte, anche ironici. In particolare, si è toccato il delicato tema dei divieti imposti ai religiosi, tra cui anche quello del gioco degli scacchi.
“Nello sport essere presenti porta tantissimi vantaggi collaterali – ha commentato Monsignor Paganini – La proibizione del gioco degli scacchi era dovuta al fatto che sembrava una “perdita di tempo”. Io invece, credo che perdere tempo sia una ricchezza fondamentale nell’atto educativo. Oggi la Chiesa dovrebbe fare meno chiacchiere e “perdere più tempo” stando in mezzo alla gente”. E’ solo così che si possono raccogliere istanze, sogni, idee, e infondere speranza“.
Don Alessio Albertini, invece, in qualità di responsabile della Commissione Sport della Diocesi di Milano, ha utilizzato il gioco degli scacchi come metafora per la valorizzazione delle differenze: “La differenza la fanno le differenze – ha commentato – bisogna amare le differenze per un gioco, un obiettivo comune. Come negli scacchi, in cui ogni pezzo è diverso e ha un ruolo. Sulla scacchiera, tutti i pezzi uguali, non andrebbero molto lontano, come nella vita. E ogni volta che si gioca, nelle differenze, bisogna avere il coraggio di non abbandonare la partita, ma di rilanciare continuamente con mosse e contromosse, ma non per vincere, bensì per crescere!“.
NON SOLO PRETI. La Clericus Cup non è stato certo l’unico evento del finse settimana. Particolarmente affollato, è stato anche il torneo a squadre per gli studenti (dalle elementari alle superiori) che si è svolto nell’auditorium della scuola secondaria Clemente Alberti. Molto applaudita anche Elena Sedina, che ha raccontato la sua esperienza come campionessa in una conferenza durata più di un’ora con molte domande del pubblico, seguita da una simultanea contro 25 agguerriti avversari.
Molto appassionante anche il torneo internazionale dei software scacchistici disputato all’interno del Carosello, che hanno visto sfidarsi tredici i programmi da tutto il mondo, 5 italiani e 8 stranieri.. Sul filo di lana ha prevalso Sjeng del belga Giancarlo Pascutto (nonni italiani) che ha preceduto Chiron di Ubaldo Farina di Brindisi, che ha comunque vinto lo scudetto 2010. Chiron, in testa fino al penultimo turno (dopo aver battuto sia Sjeng sia Booot), ha perso l’ultima partita con Deuterium (Filippine, alla fine quarto). Terzo Booot dell’ucraino Alex Morozov. Posti d’onore nella classifica italiana per Equinox del romano Giancarlo Delli Colli (terzo-quinto ex aequo, quinto per spareggio tecnico) e per Chexa del torinese Mauro Riccardi.
A breve pubblicheremo le foto dell’evento.