Giovedì 23 settembre, Milano 2 si è fermata, la via principale è stata chiusa ed è stata invasa da ambulanze, forze di polizia e un immensa folla tra amici, colleghi e gente comune. Tutti si sono radunati davanti alla chiesa di Dio Padre, per dare l’ultimo saluto a Sandra Mondaini, scomparsa martedì scorso all’età di 79 anni.
La chiesa è la stessa in cui, cinque mesi fa, si sono svolti i funerali del suo compagno di una vita, Raimondo Vianello. Le persone presenti erano talmente tante che la famiglia ha richiesto l’esposizione di un maxischermo dietro la parrocchia, per permettere a tutti di seguire la celebrazione, tenuta da don Walter Magni, parroco di Milano 2, e concelebrata da don Gabriele, sacerdote da lungo tempo vicino a Sandra e a Raimondo.
In prima fila era seduta la famiglia di filippini che ormai da anni era diventata un estensione della famiglia Vianello. Alla cerimonia erano presenti sia molte autorità, come il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente della Provincia Guido Podestà, il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini, sia i vertici di Mediaset dal presidente, Fedele Confalonieri a Piersilvio Berlusconi.
In molti anche i colleghi di Sandra, Pippo Baudo, Gerry Scotti, Ezio Greggio, Lorella Cuccarini, Marco Columbro, Paolo Liguori, Alba Parietti, per citarne alcuni. Una mattinata di cui rimarrà impresso l’amore con cui tutti l’hanno salutata, amore ben raffigurato dal pupazzetto di sbirulino posto sulla bara, simbolo dell’allegria che Sandra Mondaini ha sempre saputo trasmettere al suo amato pubblico
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