Quattro Comuni intorno allo stesso tavolo per affrontare i temi scottanti dell’ambiente e dello sviluppo. L’idea è del PD di Pioltello che, durante la Festa Democratica appena conclusasi, ha organizzato una serata intitolata appunto “Ambiente e sviluppo”. Al dibattito, introdotto da Claudio Galbiati (segreteria Pd Pioltello) e moderato dalla giornalista di Fuori dal Comune Eleonora D’Errico, sono intervenuti i rappresentanti dei quattro Comuni confinanti, Pioltello, Cernusco, Segrate e Vimodrone: i sindaci Antonello Concas (di Pioltello) ed Eugenio Comincini (di Cernusco sul Naviglio), gli assessori all’urbanistica Francesco Mazzeo (Pioltello), Angelo Zanoli (Segrate) e Giovanni Passera (Vimodrone). Il poco tempo a disposizione, in realtà, non ha permesso di approfondire il vastissimo tema in tutte le direzioni possibili: il dibattito, infatti, si è fermato al Piano di Governo del Territorio approvato (o in fase di approvazione) nei quattro Comuni. Gli ospiti, poi, non sono entrati nel merito delle vicende che, più o meno recentemente, li hanno visti protagonisti di polemiche, in alcuni casi all’interno dei territori comunali, in altri anche gli uni contro gli altri. Ad esempio, i lettori ricorderanno la vicenda che ha visto schierarsi il Pd cernuschese contro la possibilità che nel Parco delle Cascine (pioltellese) si realizzasse la Facoltà universitaria di Scienze Motorie. E come non ricordare, tra gli altri episodi, le polemiche che si sono riversate (e non ancora concluse) sul Pgt segratese in fase di approvazione, con manifestazioni e rivolte dei cittadini di alcuni quartieri?
Come fossero ignari di tutto ciò, gli ospiti si sono riuniti a dibattere di temi caldi, ottenendo se non altro un importante obiettivo: al momento di separarsi, infatti, i rappresentanti dei quattro Comuni si sono ripromessi di far diventare incontri simili appuntamenti fissi, per confrontarsi sulle scelte che vengono prese dai singoli Comuni in ambito territoriale e creare un dialogo che possa portare a scelte condivise su temi che riguardano il territorio nella sua generalità e vastità. Infatti, come è emerso dalla serata, le scelte di politica territoriale prese dai singoli Comuni non si fermano ai confini territoriali, ma vanno guardate in un’ottica complessiva, buttando l’occhio al futuro: perché il territorio consumato oggi, non potrà mai più essere recuperato domani.
In attesa di verificare che l’impegno dei quattro Comuni venga mantenuto, Fuori dal Comune prende spunto dalla serata per creare una rubrica, una sorta di appuntamento fisso, un impegno con i lettori, che si chiamerà proprio Ambiente e Sviluppo. La domanda a cui vogliamo rispondere è la seguente: è possibile trovare un equilibrio tra le esigenze di sviluppo della collettività e l’impegno-dovere di non abusare del territorio? A questa domanda ci impegniamo a rispondere: con l’aiuto di chi vuole contribuire, commentando o segnalando informazioni, e con interviste periodiche a chi amministra i nostri Comuni. Aspettiamo con interesse i pareri di tutti!